I danni del sole sulla pelle, consigli del dermatologo Valeri

La società italiana di dermatologia lancia l’allarme

Scottature, rossori e spellature e non solo. L’estate si avvicina, ma occhio a non esagerare con le ore passate al mare. Serve giudizio. Secondo gli esperti, una esposizione troppo prolungata ai raggi solari sarebbe il driver principale per lo sviluppo di pericolosi tumori alla pelle. La società italiana di dermatologia lancia l’allarme: dai dati dell’Oms, un tumore su tre è della pelle. La riduzione dell’esposizione ai raggi UV rappresenta una strategia cruciale per controllare la recente epidemia di tumori cutanei.

“C’è un aumento delle lesioni cutanee da sole ma il problema è che ci si è esposti ai raggi senza criterio per troppo tempo. Poi esistono anche familiarità e predisposizione e guai deturpanti a viso e naso”, afferma il dottor Fabrizio Valeri, dermatologo. E’ importante lanciare messaggi forti sulla protezione dai raggi UV artificiali commerciali, attraverso regole e divieti. “Soprattutto alle persone con fototipi chiari dico: non prendete il sole dalle 11 alle 13 perché fa male. Spesso la paura pranzo è sfruttata per <cuocersi> e lo si fa solitamente il sabato e la domenica. Esporsi in questa maniera per due giorni consecutivi è deleterio. Tra dieci anni una bella pelle diventerà brutta, secca e rugosa”. Il sole porta però anche dei benefici: “La vitamina D è una risorsa, ma abusarne – come farlo con il bere o il mangiare – non va mai bene”, termina il dottor Valeri.

Camilla Cataldo
Author: Camilla Cataldo

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