SECONDA CATEGORIA – L’esperto difensore e la filosofia di Possanzini. “In squadra molti amici di Matteo”. Semifinale a Santa Maria Apparente
Missione compiuta per il Real Porto che, in virtù del pari nell’ultima di regular season contro il Porto Potenza, ha staccato matematicamente il biglietto per i playoff da quinta in classifica. E dunque, per la seconda volta nella sua storia da quando è in Seconda Categoria, la società di Porto Recanati disputerà gli spareggi post-season (ndr le altre volte erano state stagione 2016/2017 e 2022/2023). Con il difensore Marco Camilletti abbiamo ripercorso la stagione dei biancorossoazzurri: ” Sabato è stata una bella giornata per entrambe. È stata la classica partita di fine stagione. Il pareggio permetteva a entrambe di raggiungere l’obiettivo. È stata una gara combattuta, anche se giocata su ritmi bassi, complice anche il caldo. I playoff erano l’obiettivo di questa società a costo zero perché nessuno prende un rimborso. È un grande risultato. Siamo consapevoli di essere una buona squadra. Abbiamo festeggiato, ma adesso iniziano altri obiettivi dove arriviamo con la consapevolezza di potercela giocare. Rammarico? In classifica siamo stati sempre nelle prime posizioni. Abbiamo fatto qualche pareggio di troppo e lo dicono i numeri. Alcuni di questi si potevano evitare perché in alcune partite eravamo in vantaggio e poi ci siamo fatti raggiungere. Un pizzico di rammarico c’è, ma sapevamo che nell’ultima parte di campionato avevamo delle partite difficili. Dopo la gara con la United Civitanova, che è stata la nostra peggior prestazione stagionale, sembravano morti e invece dopo abbiamo fatto due grandi vittorie con Vigor Macerata e Stese e poi abbiamo ottenuto un punto a Santa Maria Apparente. Ci siamo meritati questi playoff. È stato un campionato molto livellato verso l’alto ed equilibrato perché tra le prime cinque-sei non c’è stata grande differenza”.
Sulla realtà e ambiente che circonda il Real Porto: ” La società è cresciuta negli ultimi anni perché oltre a noi vecchietti che giocavamo insieme a Porto Recanati, sono arrivati dei giovani dal settore giovanile o dalla prima squadra del Porto Recanati che ci hanno dato una grande mano. Abbiamo giocato insieme con molti al Porto Recanati e venivamo da una determinata impostazione. Abbiamo vinto anche un campionato con Possanzini. Siamo una squadra che predilige giocare palla a terra e controllare il gioco, poi non sempre ci riesce perché c’è anche l’avversario. Ci piace divertirci e stare insieme, anche perché se poi manca quello in queste categorie fai fatica. Giochiamo per questo perché siamo tutti impegnati con le famiglie e quindi il calcio e andare al campo è una valvola di sfogo per divertirci. Possanzini? Io, Lele Gasparini e Massimiliano Fratini siamo tutti amici di Matteo. Abbiamo sempre creduto in quell’idea di calcio e siamo sempre stati convinti che la Maceratese ottenesse il risultato. Gli facciamo i complimenti”.
Da quest’anno sulla panchina del Real Porto siede Massimiliano Fratini, bandiera e capitano della società portorecanatese affiancato da Rinaldoni: “Massimiliano lo conosco da sempre, è stato il mio testimone di nozze. È il nostro faro. È un allenatore molto preparato, con valori tecnici e morali importanti. Noi più anziani cerchiamo di aiutarlo. Condividiamo tante idee e soluzioni e ci confrontiamo spesso. Poi è lui, ovviamente, a decidere. Sta facendo molto bene”. Sabato per il Real Porto è già tempo di semifinale playoff in casa del Santa Maria Apparente. I biancorossoazzurri avranno un solo risultato a disposizione per accedere alla finale: la vittoria: ” Il Santa Maria Apparente è una squadra forte e quadrata che subisce poco. Dovremo stare attenti sui piazzati dove loro sono molto pericolosi. Due settimane fa abbiamo fatto una grandissima partita e abbiamo pareggiato, quindi per vincere dovremo fare ancora di più. Sarà una gara giocata sulle palle alte, ma ci giocheremo le nostre chance nei 90 o 120 minuti che siano e che saranno molto intensi. Il fattore fisico inciderà molto, anche perché siamo a fine stagione. Ce la giocheremo con le nostre armi”. In chiusura: ” L’altro giorno abbiamo fatto un bilancio al campo che è super positivo. La base di tutto è il rapporto, che è quello che mi ha convinto ad entrare due anni fa perché avevo deciso di smettere. poi a ottobre mi hanno convinto a ricominciare. La squadra è cresciuta così come la società che spero crescerà ancora. Noi vecchietti quando smetteremo in molti c’è voglia di rimanere in società e portare forze fresche. Vediamo se riusciamo a mettere in queste tre partite a disposizione una ciliegina più grande. Abbiamo un mese per giocarci le nostre carte”.
