Tragico incidente sulla Perugia-Ancona: indagato l’autista dell’automedica

Nell’impatto ha perso la vita l’avvocato marchigiano Libero Campodonico, 78 anni. Il pm ha disposto l’autopsia

Il Pubblico Ministero della Procura di Perugia, dott. Massimo Casucci, titolare del procedimento penale sul terribile incidente costato la vita all’avvocato Libero Campodonico, 78 anni, ha iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio stradale A. G. B., 23 anni, di Gualdo Tadino (Pg), il conducente dell’automedica che mercoledì 7 febbraio 2024, alle 11, si è scontrata frontalmente, con conseguenze fatali, con la Fiat Panda condotta dall’anziano lungo la Statale 318 Var, nel tratto tra Valfabbrica e Casacastalda, appena fuori di una galleria (LEGGI QUI): una tragedia che ha scosso profondamente non solo la comunità di Perugia, dove lo stimato e compianto legale, ora in pensione, risiedeva assieme alla moglie, ma anche quella di Serra San Quirico, in provincia di Ancona, località di cui era originario, dove aveva risieduto a lungo e dove peraltro era diretto quella “maledetta” mattina.

Un atto anche dovuto, quello del magistrato inquirente, per dare modo alla persona sottoposta ad indagine di nominare eventuali consulenti di parte per gli accertamenti non ripetibili disposti dallo stesso Sostituto procuratore, che ha infatti ordinato l’autopsia sulla vittima per accertare le cause del decesso: l’incarico sarà conferito domenica 11 febbraio, alle 9, presso il posto fisso di polizia dell’ospedale di Santa Maria della Misericordia, dove si trova la salma e dove sarà effettuato a seguire l’esame dai due consulenti tecnici d’ufficio incaricati, i dottori Luca Tomassini e Paola Melai della sezione di Medicina Legale dell’Università di Perugia, che poi avranno sessanta giorni per depositare la loro perizia.

Un sinistro, quello costato la vita al settantottenne, di cui andranno accertate bene tutte le responsabilità perché è vero che l’automedica, che procedeva verso Valfabbrica, era impegnata per una chiamata in codice rosso, che avrebbe avuto il lampeggiante acceso e che, in caso di emergenza, i conducenti possono derogare alle regole del Codice della Strada, ma è altresì vero che lo scontro frontale con l’utilitaria di Campodonico, che era diretto nel senso opposto, si sarebbe determinato nella sua corsia di pertinenza e poco dopo l’uscita di un tunnel, e in ogni caso chi guida mezzi di soccorso deve comunque osservare le regole di prudenza, attenzione e diligenza e non è autorizzato a mettere a rischio l’incolumità di altri utenti della strada, come ha ribadito anche di recente la Cassazione, confermando la condanna penale per il reato di lesioni personali stradali gravissime per l’autista di un’autolettiga che in Sardegna aveva attraversato un incrocio semaforizzato con il rosso travolgendo due ragazzi in scooter che erano passati con il verde.

Una volta ultimato l’accertamento autoptico, l’autorità giudiziaria darà il nulla osta per la sepoltura e la moglie di Campodonico potrà dunque fissare, per la prossima settimana, la data dei funerali del marito, che saranno di certo partecipatissimi.

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