“Politiche pubbliche e pari opportunità: PNRR e oltre”, UniUrb dedica una giornata di studi al tema

Il convegno questa mattina nell’aula magna del Rettorato a Palazzo Bonaventura

Stesse opportunità a uomini e donne per arrivare ad una Europa garante della parità di genere, in modo da colmare il divario nel mercato del lavoro. Se ne è parlato oggi a Urbino, presso l’aula magna del Rettorato a Palazzo Bonaventura, in un convegno organizzato dall’Università di Studi Carlo Bo. Politiche pubbliche e pari opportunità: PNRR e oltre. L’Ateneo di Urbino ha dedicato una giornata di studi al tema.

“L’obiettivo è la parità di genere nazionale e sovranazionale – assicura Agnese Sacchi, docente Uniurb -. Si tratta di avere le stesse opportunità e le medesime condizioni di partenza tra uomini e donne in tutte le sfere della vita. Il PNRR adotta delle misure e vede la parità di genere come missione trasversale con la politica per il mezzogiorno e per i giovani. Dobbiamo riequilibrare i carichi familiari”.

Raffaella Sarti, presidente del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Urbino si è occupata di PNRR e stereotipi di genere. “L’Università è un luogo importante per combattere gli stereotipi di genere – analizza la docente Uniurb Sarti -. Negli anni ’20, su cento laureati, il 15% erano donne, mentre in questo secolo la percentuale in Italia sfiora il 60%. Negli ultimi anni ci sono stati diversi strumenti per ridisegnare l’Università da questo punto di vista. Le studentesse sono più degli studenti, le laureate più dei laureati ma ci sono delle segmentazioni e differenze di percorsi”. Sono stati presentati i dati più recenti sul tasso di occupazione, partecipazione al mercato del lavoro e disoccupazione femminile nel contesto italiano e regionale, con un’attenzione particolare agli aspetti culturali e più strutturali del divario di genere. “Le donne sono meno occupate in Italia; la buona notizia è che nelle Marche il tasso di occupazione differente tra uomini e donne è più contenuta. C’è però un 13% di differenza che dobbiamo stringere”, le parole del dottor Davide Dottori, ricercatore Banca d’Italia sede di Ancona.

Camilla Cataldo
Author: Camilla Cataldo

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