A 75 anni Mario si è spento ad Urbino, era originario di Cagli. Centrocampista da 233 presenze con i bianconeri trascinati dalla C alla A
E’ morto all’ospedale di Urbino dove era ricoverato Mario Vivani, indimenticato simbolo del calcio marchigiano, lui che, originario di Cagli, aveva giocato con l’Ascoli ergendosi a protagonista della scalata dalla C alla A negli anni ’70. Aveva 75 anni. Ruolo centrocampista, Vivani, soprannominato “Bruschetta”, fu un idolo nell’era Rozzi-Mazzone e con 233 presenze è secondo assoluto nella classifica dei più presenti dell’Ascoli Calcio.
Le condoglianze vanno ai familiari e al figlio Manuel, classe ’73, anch’egli diventato calciatore professionista sulle orme del padre. Mario era tornato nel pesarese e, una volta appese le scarpe al chiodo, aveva fatto l’allenatore. Aveva guidato molte squadre specialmente in Quarta Serie tra cui Sassuolo, Fermana, Tolentino, Gubbio, Vadese, Civitanovese, Cagliari. Il calcio della nostra regione ammaina un’altra bandiera.