Ascoli, è il momento di fare squadra: tutti uniti per la salvezza

Massimo Pulcinelli, Patron dell'Ascoli

SERIE B – Il Picchio vive un momento delicato ma gli sforzi di Pulcinelli sono sotto gli occhi di tutti. Ottenere la permanenza in categoria deve essere un orgoglio per un intero territorio: poi ci potranno essere i tempi dei processi

Inutile girarci intorno. I prossimi mesi saranno decisivi per l’Ascoli calcio. Il periodo che seguirà queste 9 giornate di campionato è uno dei più delicati della storia gloriosa del club. Poche situazioni sono riuscite a rendere orgogliosi i tifosi ascolani e gli ascolani doc, come, per oltre mezzo secolo, è riuscito a fare appunto l’Ascoli Calcio nella sua storia imponendo anche la crescita del territorio Piceno e quindi delle Marche tutte. Con le radici ben salde in terra, con l’astuzia della piccola squadra ma che ha sempre espresso il concetto di una grande società come appunto sempre identificato dal presidentissimo Costantino Rozzi. Ora ci sarebbe la necessità di condurre al traguardo della salvezza la società: come? Anzitutto riconoscendo (con il fine ultimo della salvezza) all’uomo ed all’imprenditore romano Pulcinelli le certe positività espresse: ha restituito il marchio storico, aperto uno store, impiantato una femminile, paga oltre 100 persone tra cui molti ascolani anche sul settore giovanile (tutti pagati regolarmente), rifatto la copertura della tribuna, ridato i playoff per la serie A, investito tantissimi milioni, creato una rete commerciale, restituito un’attività di base che sta producendo qualcosa di positivo nel settore giovanile: con ogni probabilità nei prossimi anni sentiremo parlare di questi giovanissimi Frascarelli Diego, Iotti Diego, Mantova Cristian e molti altri adesso tesserati con le giovanili nazionali del club. Sulla base di queste premesse, va ricostituito il rapporto tra lui e gli Ascolani che non potrà essere minato dall’operato non in linea con l’ascolanità di qualche dirigente. Lo sport del calcio va risanato e tutelato e per la città di Ascoli sarebbe una vera iattura retrocedere o quantomeno non riconoscere chi in ogni caso ha messo tanti soldi e fatto tanti investimenti. Ritengo che Pulcinelli non disdegni ogni soluzione, anche la più coraggiosa, frutto del suo non mollare imprenditoriale, per ottenere la salvezza dell’Ascoli in questa durissima stagione. Molto dura, per la quale non può essere disperso un patrimonio sportivo, culturale, identitario fra molteplici generazioni.

Andrea Busiello
Author: Andrea Busiello

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