Vittima una donna di 50 anni di Civitanova Marche
Una truffa via Instagram. Alla fine del mese di marzo scorso, una donna di 50 anni residente a Civitanova Marche, aveva sporto denuncia presso il locale Commissariato di Pubblica Sicurezza spiegando che circa un mese prima era stata contattata su Instagram da una donna che le aveva detto di essere una donna sola e malata e di aver bisogno di parlare con qualcuno. La 50enne, presa dalla compassione, aveva scambiato vari messaggi con lei fino a quando l’interlocutrice, come forma di ringraziamento per la sua gentilezza e disponibilità per averla aiutata, le avrebbe fatto una donazione come regalo.
La civitanovese subito non aveva dato credito a quanto riferito dalla donna fino a quando qualche giorno dopo dall’ultima telefonata, attraverso Whatsapp da un numero straniero è stata contattata da un uomo che dopo essersi presentato come notaio/avvocato le riferiva che vi era una donazione a suo favore.
Il sedicente avvocato le aveva comunicato che vi era a suo nome una donazione di una grossa somma di denaro, per la precisione di 750.000 euro, a suo favore da parte di una donna (la stessa con cui chattava su Instagram), inviandole una copia della conversazione Instagram avuta tempo prima con quella donna e chiedendole conferma se ciò era vero. A quel punto, l’uomo aveva carpito la fiducia della denunciante inviandole tra l’altro un atto apparentemente ufficiale di donazione registrato in Francia e chiedendole di sottoscriverlo. La civitanoveselo aveva firmato e aveva inviato all’uomo i suoi dati con copia dei documenti di identità. A quel punto l’uomo aveva detto che per ricevere la donazione vi era una piccola tassa da pagare chiedendole di effettuare un versamento su un Iban italiano.
La donna aveva effettuato quindi il versamento di 181 euro ma il giorno seguente le era stato chiesto un ulteriore versamento di 336 euro sullo stesso Iban. E poi ancora un terzo di 195 euro. A quel punto, presa dai dubbi e non avendo più denaro, aveva detto all’uomo che non avrebbe pagato più nulla, ma lui insistendo le aveva chiesto di farseli addirittura prestare da un qualche amico perché l’iter burocratico finalizzato alla donazione era ormai quasi concluso.
L’uomo le aveva inviato anche la copia di una email proveniente apparentemente da una banca francese dove vi era scritta la cifra a lei donata ed accreditata sul suo Iban con tassa di 195 euro da pagare per lo step finale dello sblocco, ma la donna si era rifiutata di pagare recandosi presso la sua banca per cercare di bloccare i due versamenti effettuati nei due giorni precedenti.
Ricevuta la denuncia, il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche ha avviato immediate indagini al termine delle quali ha individuato una donna ritenuta responsabile della truffa ai danni della 50enne civitanovese ed identificata per una 61enne residente in Veneto, gravata da precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio. La stessa è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa.
Continua l’attività di indagine da parte del Commissariato di Polizia al fine di individuare eventuali complici della donna denunciata.