Borgo Mogliano mette la Prima ma perde l’allenatore

Mister Paolo Persichini si dimette dopo quasi sette anni: “Centrato l’obiettivo, ora nuovi stimoli per me, per la società e per i ragazzi. Grazie a tutti”

Con la sconfitta dello scorso weekend sul campo del Casette D’Ete, nella gara valevole per i quarti di finale del titolo regionale, si è conclusa la splendida stagione del Borgo Mogliano Madal, culminata con la vittoria del campionato che permetterà alla società moglianese di disputare nella prossima stagione il campionato di Prima Categoria. Sabato pomeriggio è stata anche l’ultima partita sulla panchina del Borgo Mogliano per il tecnico Paolo Persichini che dopo sette anni ricchi di soddisfazioni ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni per motivi personali. Ed è proprio il tecnico classe 1981 che spiega le motivazioni che lo hanno portato a prendere questa decisione.

“E’ stata una valutazione a trecentosessanta gradi, sia sotto il punto di vista degli impegni personali e lavorativi, sia dal punto di vista calcistico. È stato un percorso durato sei anni e mezzo, con un anno intervallato dallo stop per il Covid. È stato un percorso di grandi traguardi dove abbiamo fatto per diversi anni i playoff fino a quest’anno dove abbiamo terminato con la vittoria del campionato. Quando sono arrivato a Mogliano ero arrivato con l’obiettivo di riportare questo paese in Prima Categoria e ho centrato l’obiettivo. Ho deciso di cambiare aria e cercare nuovi stimoli sia per me, sia per la società che per i ragazzi. I ragazzi sono rammaricati ma capiscono le mie esigenze. Ci tengo a ringraziarli e li ricorderò per sempre, perché è vero che ogni anno è importante, ma quando vinci un campionato si crea un legame davvero forte e duraturo. Ringrazio anche la società che mi ha dato l’opportunità di allenare e con cui ho mosso i miei primi passi da allenatore. È un percorso dove siamo cresciuti insieme, ma più che positivo e ricco di soddisfazioni. Devo dire grazie a tutti perché tutto l’anno è stata una cavalcata straordinaria, ma se devo citare il momento chiave è stata la partita interna contro il Saranno, dove perdevamo e la abbiamo ribaltata in cinque-sei minuti e da lì ci ha dato lo slancio nelle due partite seguenti contro Treiese e Belfortese, dove sono arrivate due vittorie meritate e lì ho capito che il traguardo era vicino. Futuro? Non c’è fretta. C’è un po’ di attesa, ma è un attesa positiva perché comunque non devo allenare per forza. Cerco un progetto serio che soddisfi le mie esigenze, altrimenti il lavoro fatto con il Borgo Mogliano sarebbe vanificato. Conosco il mio valore, quindi aspettiamo una chiamata, ma se non dovesse arrivare nessun dramma”.

La società e il direttore sportivo Moreno Luchetti ringraziano il mister per il lavoro svolto in questi anni e per i traguardi raggiunti insieme e gli augurano un grande in bocca al lupo per il proseguo della sua carriera. Ora si aprono giorni di riflessione in casa Borgo Mogliano per cercare il profilo più adatto che guidi la squadra nel prossimo campionato di Prima Categoria, con Christian Cervelli, quest’anno anno alla guida del Camerino, che sembra essere il candidato numero uno. In lizza anche Pagnanini e Carucci. Borgo Mogliano che inoltre, con grandi probabilità sarà costretto a migrare a Tolentino per disputare le gare interne della prossima stagione sportiva 2024-2025.

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