Ancona, i tifosi e il finale di stagione: “Scossa emotiva, servono acquisti di valore”

SERIE C – L’umore della piazza

di Pietro Terra

Arriva al termine la stagione dell’Ancona, che dopo aver rivissuto i fantasmi degli anni passati, con la vittoria nel derby di Pescara, può tirare un grosso sospiro di sollievo. L’arrivo di mister Boscaglia ha dato ai Dorici quella quadra momentanea che serviva alla rosa per poter essere efficace nelle ultime cinque partite. Con sette punti raccolti, su dodici a disposizione, l’ottimo impatto che ha avuto il tecnico siciliano è palese e lampante a tutti. Ora basta fare risultato Domenica in casa contro la Lucchese, per essere matematicamente salvi, senza passare dai playout. Sembrerebbe quasi compiuta quindi quella piccola impresa che un mese fa i tifosi dorici credevano irrealizzabile, rivivendo nella mente i drammi che solo chi tifa Ancona, può comprendere. “…quante retrocessioni, e quanti fallimenti, ma noi saremo qua…” recita uno dei cori più cantati tra le file della Curva Nord. A tal proposito, ci siamo fatti un giro proprio all’interno della tifoseria dorica, per sentire qualche parere e qualche opinione dei tifosi, per capire come stanno vivendo questo momento i supporters biancorossi.

“In questo finale di stagione, da quando è arrivato il nuovo mister, l’Ancona ha trovato quella scossa emotiva che serviva e che in questa stagione non si era praticamente mai vista. In vista di Domenica, penso che se i ragazzi entreranno in campo con la fame e la grinta vista contro Sestri e Pescara, non avremo grossi problemi. Spero che ci salveremo e che l’anno prossimo si riparta da questo mister” Afferma Andrea Tarquini, tifoso biancorosso. In vista della prossima stagione invece, Matteo Chiesi, abbonato in curva nord, ha ammesso: “Spero che la società cambi molti interpreti della rosa. Servono acquisti di valore ed esperienza, mantenendo l’ossatura dei vari Perrucchini, Spagnoli ecc, sperando in qualche ritorno di valore, magari Delcarro e Rolfini. L’anno scorso ci hanno presentato una società e una squadra magnifica, ma già dalla prime partite si è capito che era tutto un grosso fuoco di paglia. Noi tifosi cerchiamo solo gente che tiene alla maglia e che combatta per i nostri colori, non ce ne frega niente della categoria, altrimenti non saremmo tifosi dell’Ancona. Ovvio però che dopo tre anni di serie C, dall’anno prossimo pretendiamo qualcosina di più, di lottare quantomeno per i palcoscenici che questa città e questa tifoseria meritano.”

C’è amarezza, come ovvio che sia, nelle parole dei tifosi dorici. Una stagione partita male che poteva finire in disgrazia. Il peggio sembra passato, ma ovviamente non è mai detta l’ultima parola. Nel calcio sappiamo, può sempre succedere di tutto. Sappiamo di per certo però, che incondizionatamente dalla categoria, dalla rosa, dalla società e dagli allenatori, la tifoseria dorica sarà sempre accanto a quella maglia e ai quei colori che tanto amano. Aspettando i dati di Ancona-Lucchese, l’Ancona in questa stagione ha una media di quasi 4000 tifosi in casa e di quasi 400 tifosi in trasferta, con più di 2200 abbonamenti sottoscritti a inizio stagione. Numeri importanti, che sottolineano la fame di calcio e di palcoscenici di valore, per una tifoseria che ne ha viste di tutti i colori. Le promozioni in A, i tanti anni in B e in Lega Pro, i fallimenti e i campi di provincia. Ma come continua il coro già citato prima “…Il cavaliere, il nostro condottiero, noi lo difenderemo, per la nostra città…”

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