Valerio Rosa ricorda D’Ottavi, scomparso oggi a 61 anni
Ascoli piange la scomparsa di Piero D’Ottavi (leggi), 61 anni. Conosciutissimo in città sia per le sue attività lavorative, quando ebbe il soprannome di “Bistecca” per l’attività di macelleria ma anche per essere stato parte integrante del Carnevale di Ascoli, diventando protagonista di tantissime scenette insieme a Flavia Cenciarini, altra “mattatrice” della kermesse ascolana. D’Ottavi faceva anche parte del gruppo “Well’s Fargo”, che ha composto lo storico inno bianconero “Ascoli sei grande“. Purtroppo una brutta malattia lo ha portato via ai suoi affetti questa mattina all’ospedale di Ascoli dove era ricoverato. Il giornalista Valerio Rosa conosceva bene D’Ottavi e lo ricorda da quando “Iniziai la mia avventura da speaker radiofonico a Radio Antenna Picena che aveva la sede in via D’Ancaria in fondo a Piazza del Popolo. Piero aveva qualche anno più di me e già era uno dei grandi protagonisti dei ‘notturni’ con Mario Cenciarini. Nottate indimenticabili di comicità e divertimento fino al ‘Sabato vengo’ con Flavia Cenciarini che calamitava l’attenzione di mezza città alla radio. Poi ecco gli anni del Discotenda, dell’Inno ‘Ascoli sei grande’ e dei Well’s Fargo. Ma dove Piero esprimeva il suo vero talento era durante il Carnevale- dice Rosa – La sua capacità istrionica di inventare ogni volta gag sempre più coinvolgenti è stata un esempio di quello che è la kermesse ascolana, fatta di improvvisazione e di contatto con il pubblico. Mi diceva sempre: “Ma io che al Carnevale coinvolgo le masse, perché non vinco mai il trofeo ‘L’asene che vola’ organizzato dal Resto del Carlino e dalla Gastronomia Migliori?“. Lo dissi a Zè Migliori che decise di istituire il premio ‘L’Asene che non vola’. Il primo trofeo lo consegnammo proprio a Piero D’Ottavi che si commosse a testimonianza di tutta la passione che metteva nelle sue interpretazioni. Se penso a Piero vedo il suo sorriso, la sua risata e quella sua imitazione di Alessio Romualdi, detto ‘Cellò’ che con la sua voce ‘roca’ denunciava le malefatte compiute in città. Un comico vero, che mancherà a tanti ascolani e che porterò sempre nel cuore“.