Il modus operandi della “truffa romantica”. Vittima un anziano
L’impegno nell’attività preventiva e repressiva da parte dell’Arma dei Carabinieri rispetto al fenomeno delle truffe, e in particolare di quelle perpetrate ai danni di anziani, è noto da tempo e risulta di fondamentale importanza.
In tale contesto, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Fermo ha impiegato tutte le risorse investigative e territoriali per fronteggiare tale fenomeno, ormai diffusissimo in tutte le regioni d’Italia.
Recentemente i militari della Stazione Carabinieri di Porto San Giorgio hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo un 25enne colombiano. Il giovane, con artifizi e raggiri, si è finto intermediario in una relazione virtuale tra l’anziana vittima (un 70enne italiano) e una donna colombiana, usando foto false reperite da social networks. Il 25enne ha incontrato in più occasioni la vittima presso la stazione ferroviaria di Porto San Giorgio, facendosi consegnare complessivamente 13.000 euro, denaro che sarebbe servito alla donna per “necessità familiari”.
In particolare il raggiro messo in atto ricade nel modus operandi della cosiddetta romance scam o “truffa romantica” che fa leva sui sentimenti delle vittime: le truffe romantiche rappresentano una fattispecie di reato in costante crescita; generalmente come nel caso in questione, il truffatore costruisce un profilo falso sui social network rubando foto in rete e curando al massimo i dettagli dello stesso per renderlo più veritiero e, una volta contattata la vittima, inizia a chattare con lei, con il proposito di creare una relazione amichevole, ma soprattutto di generare nella vittima una dipendenza emotivo-affettiva. In una seconda fase, ottenuta la fiducia, i truffatori iniziano a chiedere somme di denaro, spesso ingenti con le più svariate motivazioni: dai motivi di salute alle ristrettezze economiche, fino alla scusa di voler comprare biglietti aerei per incontrare la vittima.
In uno degli incontri organizzati dall’abile truffatore, si sono però presentati anche i Carabinieri di Porto San Giorgio, che hanno messo fine all’azione criminosa e sequestrato il telefono cellulare del 25enne colombiano per ulteriori approfondimenti.
