Marche in Festival, regione protagonista durante la kermesse sanremese

Un’opportunità per far conoscere le bellezze del territorio

Dal 5 al 10 febbraio le cinque province delle Marche saranno protagoniste al Festival di Sanremo. La regione Marche parteciperà per una settimana di fila alla 74° edizione del Festival dedicato alla canzone italiana. Un vero e proprio lavoro di squadra – lo definisce il presidente della Camera Commercio Marche Gino Sabatini – la coesione e la passione per far conoscere le bellezze delle Marche in un’occasione unica.

Siamo l’unica regione italiana, con la Liguria, presente ufficialmente a Sanremo esordisce il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e presidente ANCI Marche – e saremo presenti con le persone che più di un marchio sanno trasmettere autenticità e valore spirituale. Ringrazio oltre che Gino Sabatini anche il Presidente Acquaroli che ha ribaltato il modo di fare politica, portando avanti progetti che partono dal basso. Questo progetto è il senso di una grande trasformazione in atto nei nostri territori”.

Puntare su eventi così con una corale coesione delle istituzioni è fondamentale per far conoscere le meraviglie delle Marche e per comunicare anche e soprattutto una ripresa del territorio dopo il sisma. Insieme alla stessa velocità sono le parole d’ordine del progetto “Marche in Festival” che vede 200 comuni in vetrina nella città dei fiori, nella settimana dell’evento nazional popolare per eccellenza. Al Villaggio del Festival saranno presenti i Comuni che, per il tramite di ANCI, hanno inviato i loro materiali audiovisivi che dal 6 al 10 febbraio faranno mostra di sé negli spazi di Villa Ormond e Piazza Bresca, quelli in cui si articola il Villaggio.

Per l’evento è stato anche aperto un gruppo Facebook per dare la possibilità di condividere più materiale possibile e agevolare la massima condivisione di contenuti e partecipazione nella Città dei fiori, soprattutto dopo il taglio social, interattivo e giovanile, dato dal direttore artistico Amadeus. “Essere a Sanremo non è come essere in una fiera del turismo, è più complesso e sfidante – dice Gino Sabatini, Presidente di Camera Marche – il passaggio è di curiosi, turisti, professionisti della musica, da intercettare per mostrare quello che di bello ed emozionale abbiamo nelle Marche. Lo faremo coi video e mostrando assaggi delle nostre realtà. In video collegamento dall’università di Camerino in visita il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli che ha ringraziato per la scelta del gruppo guidato dall’Ente camerale, per la scelta di mettersi in campo in un contesto di così grande e “per l’area del cratere è un’interessante opportunità”.

Il corteo della Quintana saluterà il Festival sanremese e tutta la città il 5 febbraio. Il programma dedica ogni giorno ad una provincia: il 6 febbraio Ancona girerà a 360° e con le musiche spontiniane e onorerà il 250° anniversario della nascita di Gaspare Spontini. Il 7 febbraio sarà la volta di Pesaro, Capitale della Cultura e con Fano e il suo Carnevale. L’8 febbraio, Macerata che pone l’accento sulla musica del suo Sferisterio fra “rimbalzi di gioia on the road”. Il 9 toccherà a Fermo con spettacoli di luce e fuoco, per chiudere con Ascoli Piceno dove sarà presente la Compagnia dei Folli, il Piceno Pop Chorus e le fate.

“Grazie alla squadra e al ruolo di Camera Marche siamo diventati una regione che parla la stessa lingua. Con noi ci sono ovviamente tutti i Comuni ma anche i Consorzi di tutela DOP e IG – dichiara il Presidente di BIM Tronto Luigi Contisciani.

Il 9 febbraio accanto alle specialità liguri ci saranno anche quelle marchigiane con chef e tutti i prodotti dei territori marchigiani: da Urbino con la sua casciotta al fermano-maceratese con il ciauscolo. Dettagli, calendario e sorprese, saranno svelate nei giorni a venire. Intanto l’iniziativa incassa il plauso della Regione Marche. L’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Maria Antonini commenta in video collegamento: Siamo ancora una colta con il sistema camerale in un progetto che vede protagoniste le Marche raccontate attraverso la bontà dei nostri prodotti che poi sono anticipazione del benessere e della qualità della vita che contraddistingue i nostri territori. Oltre ad essere bravi a produrre dobbiamo anche dimostrare di saper posizionare le nostre produzioni nei mercati esteri”.

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