Chiese sempre più vuote: fedeli al minimo storico e pochi parroci

don Francesco Pierpaoli

L’intervista a don Francesco Pierpaoli

Le Chiese sono sempre più vuote. Negli ultimi vent’anni i numeri sono impietosi e il fenomeno porta dati che vanno in picchiata. Se nel 2001 la percentuale di italiani che andavano a messa almeno una volta a settimana era del 36.4%, nel 2022 si é raggiunto il minimo storico, scendendo al 18,8%. Dopo lo stop imposto dal Covid la situazione, già in discesa, è ulteriormente peggiorata. La pandemia ha praticamente cancellato la generazione dei giovanissimi fedeli. “Il segnale dell’allontanamento di tanti dopo il Covid è evidente, ma io preferisco pensare a come la Chiesa stia ripartendo – afferma don Francesco Pierpaoli, parroco della Diocesi di Fano -. Ci si dedica più alle problematiche della giustizia o dell’ecologia, si spinge anche su altro. Più che essere credenti, bisogna essere credibili e, stando vicini ai giovani, contiamo di farlo”.

Il processo di allontanamento dalla chiesa vede coinvolta in particolare la fascia più giovane e molti preferiscono seguire le celebrazioni via internet. “Noi abbiamo bisogno di relazioni, di toccare con mano. Ero a Lisbona alla Giornata Mondiale della Gioventù e ho notato tanta freschezza. La domenica i ragazzi sono un po’ spariti ma dipende sempre da dove mettiamo gli occhi. Lasciamo le porte aperte, non giudichiamo i giovani perché non vengono alla Messa”.

Le Chiese chiudono non solo per carenza di fedeli. La loro crisi va di pari passo con quella delle vocazioni dei parroci: i seminaristi diminuiscono di anno in anno. Calo dei praticanti e calo dei sacerdoti: nel tempo non vengono rimpiazzati quelli che se ne vanno. La fotografia della vita diocesana è impietosa e la scarsità di forze clericali porta i sacerdoti ad avere in capo più parrocchie. “Nella Diocesi di Fano abbiamo un solo seminarista – prosegue don Francesco – e l’età media dei preti è di 70 anni, in 53 parrocchie. Però si stanno aprendo altre vocazioni: il prete non è più al centro, c’è una comunità, ci sono i diaconi, i religiosi, le famiglie. Dobbiamo aprire gli occhi. Vediamo che forma prenderà in futuro la Chiesa e chissà che nei prossimi anni non tornino i preti, me lo auguro”.

Camilla Cataldo
Author: Camilla Cataldo

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