Il punto della situazione a due anni dal sisma
Cade proprio in queste ore la ricorrenza del disastroso sisma che colpì due anni fa le montagne del maceratese, per l’occasione si è tenuta una manifestazione che ha visto la presenza di cittadini e di istituzioni locali, organizzata dal coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia e da Gioventù Nazionale del maceratese.
Un incontro che si è voluto tenere proprio simbolicamente ad Ussita, uno dei comuni più devastati dal terremoto di due anni fa ma anche l’emblema di come tutto sia rimasto cristallizzato a quel momento: case distrutte, infrastrutture, impianti sportivi, luoghi di aggregazione e di culto, tantissimi esempi di distruzione e di un immobilismo che sino ad ora non hanno avuto la dovuta attenzione.
I deputati Francesco Acquaroli e Paolo Trancassini, il capogruppo regionale Elena Leonardi e il consigliere provinciale Paolo Renna, oltre che i vertici provinciali del partito, hanno incontrato le istituzioni locali ed i cittadini. Un assemblea proficua nella quale, anche alla presenza del vicesindaco di Ussita, i cittadini hanno portato esempi e difficoltà concrete di come la burocrazia li stia lentamente devitalizzando.
Pensiamo – affermano i deputati di Fratelli d’Italia – che una delle priorità di questo Governo debba essere la ricostruzione veloce in queste aree, lo andiamo ribadendo da molti mesi, con la presentazione di molti atti che raccoglievano le istanze dei territori, eppure il Decreto Genova vede interventi deboli e parziali. Se non fosse stato per gli emendamenti di Fratelli d’Italia, esso era nato senza alcuna considerazione per queste zone terremotate, escluse sin dalla sua prima stesura. Un Decreto che affronta il problema in modo riduttivo e che a Fratelli d’Italia non va proprio giù; si pensi alla nuova emergenza “personale tecnico” dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e dei Comuni del Cratere: che fine faranno queste professionalità? La verità è che a tutt’oggi tali incarichi non sono stati né prorogati né rifinanziati, il rischio è che alla scadenza dei termini, ormai prossima, si perderanno queste professionalità dovendo ricorrere a nuovi soggetti ai quali toccherà prendere ex-novo tutta la materia con allungamento inaccettabile dei tempi per la ricostruzione.
Eppure per Ischia la possibilità di deroghe alle norme urbanistico-edilizie viene prevista, come mai per le aree del Cratere del Centro Italia la burocrazia permane così farraginosa? Fratelli d’Italia ha dimostrato sinora elevato senso di responsabilità, anche a livello regionale, appoggiando tutte le iniziative volte ad una ricostruzione con esiti positivi, anche con atti della stessa capogruppo regionale Leonardi, fatti affinché si finanziassero infrastrutture importanti per la rinascita economica e turistica di queste zone montane. Non deve essere una battaglia politica fine a se stessa, continua il Gruppo di Fratelli d’Italia, ma occorre una collaborazione fattiva tra tutti gli eletti del Centro Italia in Parlamento, qualunque sia il colore politico, ne va del futuro di questi territori e di queste comunità.
