Da diverso tempo il manufatto è bersagliato dagli imbrattatori
Writers scatenati: l’edificio di largo Danubio a Porto d’Ascoli sfigurato dalle scritte fatte con le bombolette spray. Nel manufatto insistono varie attività commerciali e il punto prelievi dell’Area Vasta 5, che funge anche da Cup. Ma i vandali non rispettano nulla: le mura sul lato del Parco Ristori sono coperte di scritte. Anche altre zone del complesso di largo Danubio sono state colpite con lo spray.
Gli imbrattatori sono tornati più volte nel corso tempo con le loro bravate. E alle prime scritte se ne sono sovrapposte altre di cattivo gusto. Di bello non c’è niente, solo segni degradanti. Persino i cassonetti dei rifiuti sono stati colpiti con le bombolette spray.
Va ricordato che le scritte sui muri dei palazzi sono reato. Cosa rischia chi scrive sui muri? Sotto un profilo penale si rischia l’incriminazione, la condanna e la fedina sporca: la pena di base è la multa da 300 a mille euro o la reclusione da uno a 6 mesi. Se si tratta di cose di interesse storico o artistico si applica la reclusione da tre mesi a un anno e la multa da mille a tremila euro. Trattandosi però di un reato minore, è possibile ottenere l’archiviazione per “tenuità del fatto”.