La società potrebbe muoversi sul mercato dopo la pesante sconfitta con Brindisi
Una sberla in pieno volto. La Carpegna Prosciutto Pesaro è uscita con le ossa rotte dal test interno con Brindisi, alla ripresa del campionato dopo lo stop di due settimane. Ieri alla Vitrifrigo Arena è finita 100 a 70, con grande delusione degli oltre 5mila presenti. La fisicità della Happy Casa – che veniva da quattro vittorie consecutive in campionato – ha travolto Delfino e compagni dall’inizio alla fine e, in più, la Vuelle ha perso anche la differenza canestri (all’andata era stato più 28).
Preoccupa l’involuzione di Abdur-Rahkman, che per un lungo periodo era stato il miglior marcatore del campionato e ora tentenna. All’assenza di Mazzola, si è aggiunta quella di Totè e Charalampopoulos si è fermato per, si spera, solo una contrattura inguinale. In settimana potrebbero arrivare novità dal punto di vista del mercato. Si teme di ripetere una seconda parte di stagione in sordina come avvenne due anni fa, dopo aver toccato il cielo con un dito in Coppa Italia. Certo oggi i playoff sono un po’ più lontani, ma il nono posto è a 4 punti.
“Mi sento completamente responsabile di questa prestazione sottotono all’interno di un periodo non positivo per noi – le dichiarazioni senza peli sulla lingua del coach biancorosso Jasmin Repesa dopo Pesaro-Brindisi -. Non ho mai voluto essere polemico, siamo andati avanti e ora il roster in queste condizioni non è competitivo e la responsabilità è mia. Questa squadra può giocare come ha giocato ad altissimo livello per due-tre mesi allenandosi molto bene ma ora paghiamo un periodo negativo. Stasera non siamo stati squadra, su questo mi sento responsabile. Purtroppo non ho pressato troppo l’ambiente per avere un rinforzo ma non volevo essere polemico”. Il tecnico brindisino Frank Vitucci ha detto: “E’ una vittoria di grande determinazione mostrando la giusta voglia e concentrazione sin dalla palla a due. C’è stata un’evoluzione di squadra, l’assetto è più equilibrato e la nostra grande forza oggi è avere dieci giocatori che possono essere tutti protagonisti nell’arco della gara. Ognuno ha messo il proprio timbro, soprattutto difensivamente, la strada intrapresa è quella giusta. Abbiamo dimostrato di avere molte chiavi tattiche per cambiare quintetti in partita, questo è un vantaggio per me e un pungolo per chi è in campo. Il lavoro premia, siamo soddisfatti ma c’è ancora tanta strada da fare”.