BASKET, IL COMMENTO – I pesaresi malissimo da tre (solo 16%). Montegranaro lascia alle spalle il momento difficile
di Massimo Carboni
L’altalena, nel punteggio, nella speranza e nella disperazione, tra il sogno e l’incubo. Poi la caduta, il tonfo. La Vuelle “toppa” con Cantù in striscia da sei partite. Ma non viene meno all’impegno di una delle tante finali che i pesaresi dovranno giocare. Le cifre dicono che nella Vuelle è proibitivo il tiro da 3, solo un misero 16%. La classifica non migliora dunque ma neppure peggiora più di tanto visto che le dirette concorrenti, Torino, Pistoia e Reggio Emilia restano al palo. Ma non sempre i guai degli altri pagano. La Vuelle, infatti non può sperare sempre nelle disfatte altrui anche se il calendario propone nella prossima giornata lo scontro tra Pistoia e Reggio. Per i pesaresi invece una gara dai sapori antichi, quello che la fantasia giornalistica e un esacerbante tifo hanno spesso considerato e denominato “derby”. Si gioca al Paladozza contro la Virtus. Se fosse ancora tra noi Alberto Bucci l’avrebbe vissuta forse, un po’, solo un po’, diviso. Sembra una partita da disco rosso ma è scontato che da qui al termine della stagione regolare alla Vuelle è richiesta una impresa. Perché non tentare a Bologna? La giornata registra il colpo di Venezia in casa di Milano. Un solo punto alla fine ma è quello che conta. Difficile interpretare il successo dei veneziani: la voglia di provarci ancora e sempre, le fatiche milanesi della Coppa e un attimo di respiro. Intanto i punti sono tornati 4 e le giornate ancora otto. Perché non tentare e provarci? Convince la vittoria di Montegranaro, non convince il successo esterno di Cagliari che riesce così a staccarsi dalla zona playout dove invece rimane Jesi. Gli “scarpari” non avevano altre soluzioni contro la quasi retrocessa Cento e hanno rifilato il ventello di prammatica facendo capire che la bastonata delle final eight e la sberla di Treviso son momenti passati. La ripresa è iniziata, deve continuare. Jesi trema ma nonostante il punteggio finale stavolta gli jesini non hanno mollato subito. Contro una forza del girone hanno giocato fino a quando le differenze tecniche non potevano che far dilatare il punteggio. La possibilità di confermare che almeno l’impegno è stato ritrovato, la volontà di evitare i play out pure potrà essere dimostrata già contro Ravenna all’ora di pranzo di domenica prossima. Attenti alla digestione.
Author: Alessandro Molinari
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