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BASKET – Domenica alla Segafredo Arena la Carpegna Prosciutto seguita da 300 tifosi: Pesaro non vince lì da 15 anni, problema per Gudmunsson
Pesaro non vince a Bologna da 15 anni. Domenica la Carpegna Prosciutto è attesa da una grande classica in casa della Virtus, che è anche prima in classifica in solitaria. Si gioca alle 19 alla Segafredo Arena e la gara, manco a dirlo, è attesissima. Saliranno nella Dotta oltre 300 tifosi dalle Marche e si affronta una squadra che sta vivendo un momento d’oro. I bianconeri del coach del secondo scudetto pesarese, Sergio Scariolo, sono reduci da sei vittorie consecutive in campionato, la Carpegna Prosciutto è uscita da un momento complicato battendo Brescia e inserendo l’ultimo acquisto Austin Daye, che ha fatto subito bene. Mercoledì la Vuelle ha disputato una amichevole a porte aperte a Rimini, Charalampopoulos sta riprendendo pian piano dal suo infortunio ma ad accusare qualche problema è Gudmunsson, alle prese con un guaio alla spalla. Uno straniero dovrà comunque andare in tribuna, per il turnover obbligato.
Le Vu Nere mostrano qualche acciacco: Teodosic e Cordinier sono out, Pajola e Ojeleye da valutare. Molto sarà legato anche al match di questa sera, dopo il quale si vedrà chi avrà bisogno di riposare. Oggi la Virtus sarà infatti impegnata in casa in un match di Eurolega cruciale col Real Madrid.
Ieri è stata presentata la nuova Segafredo Arena che sorgerà in Fiera. Si tratta di un passaggio indispensabile per le speranze bianconere di wild card, dato che – come è noto – l’Eurolega guarda molto agli impianti, e avere a disposizione un’arena da almeno 10mila posti è condizione necessaria per quella licenza a lungo termine che la Virtus persegue con insistenza.
Bologna ha il quarto attacco del campionato con 83,8 punti segnati a sera, immediatamente dietro i biancorossi, che arrivano a 86. In difesa, la Virtus è seconda con 76,8 subiti, mentre Delfino e compagni incassano 86,3 punti (terzultimi). Il miglior marcatore delle Vu Nere è Belinelli, con 12,4, segue Cordinier (11,2). In doppia cifra anche Shengelia (11,1), Mannion (11) e Ojeleye (10,8). I marchigiani? Hackett si ferma a 6,1, Pajola a 4,2.
