Vladimir Putin dice ‘si’ a Raffaele Curi, le opere dell’Ermitage restano a Roma e Milano

Il regista marchigiano, direttore della Fondazione Alda Fendi, si era appellato al presidente russo che aveva applicato contro sanzioni bloccando i prestiti dell’Ermitage. Rassegnato il ministro Franceschini, e’ venuto a sorpresa da Mosca il dietrofront

di Maurizio Verdenelli

Ha buone possibilita’ per passare alla Storia (dell’Arte) come colui che e’ riuscito a convincere Vladimir Putin ad addivenire ad un accordo negoziale all’epoca della guerra con l’Ucraina. Lui, Raffaele Curi il marchigiano -e’ originario di Porenza Picena- piu’ noto di Roma, regista, attore (co-protagonista nel film cult premiato con l’Oscar “Il Giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica) direttore artistico della Fondazione ‘Alda Fendi Esperimenti’, richiestissimo dalla stampa italiana ed internazionale, si gode il suo ennesimo momento di celebrita’.

“Si vede che la mia lettera a Putin, scritta con Alda, ha sortito un qualche effetto” si limita con un sorriso ad osservare.

Alda ed Alessia Fendi con Raffaele Curi. Alle loro spalle il quadro di Picasso, nel suo imballaggio, appena arrivato dalla Russia a meta’ febbraio

In effetti si erano rassegnati un po’ tutti a cominciare ufficialmente dal ministro Dario Franceschini, agli effetti delle contro-sanzioni in materia culturale decise dal presidente russo. Tutte le opere prestate all’estero dal prestigioso museo Ermitage di San Pietroburgo dovevano rientrare in patria a fine mese. Per Rinoceros un brutto colpo: in esposizione fino al 15 maggio era previsto ‘Giovane donna’ il capolavoro cubista di Pablo Picasso. Un evento salutato entusiasticamente a meta’ febbraio dalla Cultura italiana riunitasi attirno a Curi ed Alda a cominciare dal conterraneo ed amico Dante Ferretti.
Tuttavia Raffaele non si era rassegnato al niet deciso da Mosca. Presa carta e penna aveva scritto a Putin esprimendogli tutta la sua sofferenza e quella della presidente Fendi. Chiedendo in conclusione per il presidente russo l’ispirazione da parte di Dio. Una lettera che il nostro giornale ha pubblicato in esclusiva.

Con Sergej Androsov, direttore della sezione Arti figurative Europa Occidentale dell’Ermitage

Ed ecco che dal Cremlino e’ venuto un dietrofront davvero inasperato.
Picasso a Roma e le opere dell’Ermitage alla mostra milanese resteranno. Putin ha detto si!
Grazie Raffaele per questo atto di clemenza ottenuto di cui l’Arte italiana e spagnola ti saranno grate per i benefici di una tale eccezionale esposizione eccezionale romana. Che durera’ al Rinoceros nei tempi previsti cosi come alla mostra milanese.

Giada Berdini
Author: Giada Berdini

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