BASKET A1 – Domani sera (ore 20.30) a Sassari, Pesaro terrà col fiato sospeso un intero popolo. C’è la salvzza in palio
di Michele Raffa
Sembra esser trascorsa un’eternità quando Pesaro disputava le semifinali playoff per aggiudicarsi il tricolore, invece sono trascorsi solo sei anni. Sei anni in cui la VL ha dovuto, stagione dopo stagione, lottare con le unghie e con i denti al fine di evitare una disastrosa retrocessione, sia per il club, sia per un popolo che vive di pane e basket. La palla a spicchi nella cittadina pesarese è una religione e lo hanno dimostrato i 7111 spettatori accorsi domenica sera all’Adriatic Arena in occasione dell’ultima sfida casalinga della VL che ha sconfitto, con una grandissima prova di forza, i campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia. Due imprese, una dietro l’altra, che non danno però la tranquillità al roster di Galli della matematica salvezza. Domani sera (ore 20.30) infatti, nel turno infrasettimanale che chiuderà il sipario sulla regular season, Pesaro scenderà sull’infuocato parquet della Dinamo Sassari, affamata di punti playoff. Due squadre che si affronteranno a viso aperto dunque. Solo una vittoria, la terza consecutiva (non accade dal 23 dicembre 2015 in cui, neanche a farlo apposta, Pesaro ha battuto in fila Venezia, Capo d’Orlando e Milano) potrebbe garantire alla VL la matematica salvezza, altrimenti radioline a tutto volume sulla sfida che vedrà impegnati i diretti rivali di Capo d’Orlando nella sfida di Cremona, in cui anche la Vanoli vorrà ottenere due punti che le permetterebbero di sperare in un ipotetico approdo alla post season. Nel caso in cui i siciliani dovessero vincere e i pesaresi falluire il loro match in terra sarda, l’incubo retrocessione diventerebbe realtà. A parità di punti infatti, conerà la differenza canestri negli scontri diretti e in quel caso la Betaland avrebbe decisamente la meglio. Non ci sarà il supporto fisico degli oltre settemila tifosi dell’Adriatic Arena a sostenere i loro beniamini al PalaSerradimigni di Sassari, ma i cuori pulsanti di un popolo biancorosso incollato ai televisori quelli sì che batteranno all’unisono insieme ai ragazzi che scenderrano in campo perché, una realtà come Pesaro, non può non disputare la Serie A1.
