Vis Pesaro-Gubbio è un calderone: caso di razzismo, multa alle società e squalifiche pesanti

TIfosi a fine partite – credit Vis Pesaro, foto Baioni

SERIE C – Dopo l’1-1 del Benelli nell’infrasettimanale ecco il Giudice. Tesserato eugubino nell’occhio del ciclone sarà interrogato dalla procura, 3mila euro di ammenda al club biancorosso e quattro giornate per mister Stellone

Martedì sera l’infrasettimanale del Benelli tra Vis Pesaro e Gubbio è terminata 1-1 ma in realtà non è ancora finita per un caso di razzismo da accertare. Come ha rivelato il Giudice Sportivo, “in ordine alla segnalazione della Procura Federale, è stato captata un comportamento di discriminazione razziale posto in essere da parte di un tesserato del Gubbio nei confronti di un avversario. Per questo la Procura stessa effettuerà tutti gli ulteriori ed eventuali accertamenti utili alla puntuale ricostruzione dei fatti, compreso l’ascolto dell’autore della condotta. Con riserva di adottare i più opportuni provvedimenti”. Insomma, trema l’esponente del Gubbio dato che per casi del genere la Giustizia Sportiva è pronta a stangare anche con 10 giornate di stop.

Non è finita qui. Alla Vis una multa di 3mila euro perché “il 75% dei suoi tifosi posizionati nel Settore Tribuna Prato, hanno intonato, dal 18° al 21° minuto del primo tempo e al termine della gara, cori offensivi ed insultanti nei confronti dei tifosi avversari, qualificati quali insulti beceri e di pessimo gusto e comportanti offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale. Inoltre, durante la gara sono stati lanciati ben 13 bicchieri di plastica contenenti liquido nel recinto di gioco, senza conseguenze. Una piccola ammenda anche per il Gubbio che ammonta a 200 euro, perchè i sostenitori nel settore loro riservato hanno danneggiato un seggiolino.

Riflettori pure sul mister della Vis Pesaro Roberto Stellone, fermato per ben quattro giornate. “A seguito di un richiamo proferiva una frase irriguardosa nei confronti dell’arbitro; dopo il provvedimento di espulsione entrava sul terreno di gioco avvicinandosi in maniera minacciosa all’arbitro dicendo ulteriori frasi irriguardose e offensive. Rientrava nuovamente sul terreno di gioco per la terza volta continuando; veniva poi allontanato da un dirigente della propria squadra. Non pago, durante l’intervallo entrava negli spogliatoi impartendo istruzioni tecniche alla propria squadra nonostante il provvedimento di espulsione”. E ancora ecco due turni di stop per il collaboratore tecnico Giuliano Domenicucci “per aver offeso l’arbitro. Invitato dal Commissario di Campo a calmarsi, proferiva altra frase offensiva nei suoi confronti”.

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