Alla Vitrifrigo Arena sfida ai supplementari: tanti i vip presenti
Pesaro, capitale del basket. L’Italbasket non riesce a superare i campioni d’Europa e del mondo della Spagna e cade 84-88, dopo un tempo supplementare e una contesta pazzesca. Lo spettacolo alla Vitrifrigo Arena è unico, sembra di rivivere le finali di Coppa Italia del febbraio 2020 con il tutto esaurito sugli spalti e una muraglia umana colorata e appassionata. Benvenuta Italia-Spagna, partita “cult” tra le prime due prime in classifica nel girone L.
La posta in palio è enorme: un’autostrada aperta verso la qualificazione ai Mondiali in Giappone, Indonesia e Filippine, nel 2023. Lasciate da parte le polemiche relative alla mancanza dei migliori innescate dal presidente federale Petrucci, seguito a ruota dal cittì Pozzecco, si gioca davanti a una platea vip. Il campione olimpico nel salto in alto, l’anconetano Gianmarco Tamberi arriva una ventina di minuti prima del via ed è subito un assedio da parte dei fans che gli chiedono foto.
E Gimbo, gentilmente, si concede. Arrivano anche Valentino Rossi e Pecco Bagnaia, campioni MotoGp del passato e del presente. A tutti e tre il presidente federale Petrucci consegna la maglia azzurra. Arriva pure il ministro Abodi. In tribuna ci sono i vuellini Moretti e Visconti, che hanno lavorato con l’Italia, in campo i marchigiani Pajola e Severini (determinante). In panchina c’è anche il preparatore fisico pesarese Matteo Panichi. Numerosissimi gli addetti ai lavori: giocatori, allenatori, dirigenti, procuratori, arbitri.
Il colore dominante è l’azzurro: i cartoncini posti sui sediolini vengono sollevati in sede di presentazione e il fattore pubblico è fortissimo. Nemmeno Sergio Scariolo, tecnico del secondo scudetto dell’allora Scavolini, nel 1990 e nel frattempo anche campione Nba, schiera la formazione migliore, anzi. La Spagna è una sorta di Sperimentale. Ci sono appena cinque dei dodici reduci dalla vittoria degli Europei. «A Pesaro si respira passione a ogni angolo, i miei lì sono stati tanti anni felici. E’ una gara impegnativa dopo una preparazione seria ed entusiasta, stiamo dando l’opportunità di giocare a chi non è in Eurolega o Nba», ha detto il cittì degli iberici prima del via. La sua squadra ha una identità e guida subito il confronto. Nel primo quarto c’è già spazio per Pajola e Severini, con l’ala di Tortona che piazza la tripla del 18-22 al termine dei 10’ di apertura. Le percentuali sono rivedibili, ma Spissu, con 5 punti filati, porta l’Italia al pareggio a quota 32 al 18’, dopo un lungo inseguimento. Durante il secondo periodo si registra anche una scossa di terremoto di intensità 3,9, ma l’Arena vibra di suo. Con personalità e gioco di squadra la Spagna guida 38-45 al 24’, al 30’ è 49-55 e buone invenzioni dei marchigiani Pajola e Severini. L’Italia sbatte contro la zona degli iberici, ma non smette di crederci con un super Severini e un Mannion in crescita. Baldasso spara la tripla del 59-57 con un break azzurro di 10-2. Si alza l’intensità, si sparano tutte le cartucce. La Spagna non va oltre 4 punti segnati in 6’ di ultimo periodo ma al 37’ è ancora parità (62-62). Vitali sorpassa per il 65-64 del 38’. Saiz porta i suoi sul 65-67 al 39’, Spissu da tre firma il 68-67 a 33” dalla fine. Fernandez replica dall’arco per il 68-70 a meno 24”, Mannion pareggia ancora a 9” dal gong (70-70).
E’ un finale da infarto, Parra sbaglia da lontano e si va all’overtime. Mannion ()20 punti) è il leader, Fernandez è inarrestabile. Al 43’ è 82-82, Fernandez si carica sulle spalle la squadra (82-86 a 8” dalla fine). Biligha schiaccia, Brizuela chiude i giochi dalla lunetta (84-88). Lunedì 14 gli Azzurri saranno in Georgia per la seconda sfida di questa finestra.