Villa San Martino, due mesi da urlo: dall’ultimo posto alla zona salvezza

PROMOZIONE – Mister Pompei e cinque vittorie nelle ultime otto: “Con la Castelfrettese reazione rabbiosa, nonostante defezioni importanti”

Dall’ultimo posto alla zona salvezza in due mesi. Ha aperto le ali il Villa San Martino, in grado di risalire dal fondo del girone A di Promozione inanellando 5 vittorie nelle ultime 8 giornate. L’ultima, nello scontro diretto in casa della Castelfrettese, ha permesso di raggiungere il sestultimo gradino e di operare il sorpasso sul Gabicce Gradara ribadendo il carattere di un gruppo che ha risalito la corrente dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio. “Abbiamo disputato una buona partita evidenziando una reazione rabbiosa. Siamo partiti in modo titubante, andando subito sotto, ma siamo usciti bene nella ripresa centrando un successo prezioso”. Ha commentato così il blitz del Fioretti il mister dei pesaresi Alain Pompei che ha presentato nell’ultimo turno un undici composto da ben cinque fuoriquota e con l’aggiunta di tre classe 2002. “La filosofia della società è chiara e io l’ho sposata senza esitazioni. Si punta sui giovani del vivaio che stanno crescendo dopo aver fatto tesoro degli errori commessi nelle prime partite”.

Nemmeno gli infortuni dei totem Paoli e Messina hanno frenato l’ascesa del Villa San Martino. “Accusavamo defezioni importanti a livello di carattere, esperienza e personalità, ma il collettivo ha dimostrato di saper sopperire alle assenze. La classifica non la guarderemo prima dell’ultima giornata. Cercheremo di raggiungere la salvezza senza playout in un campionato di buon livello, dove tutti possono far risultati contro tutti”.

La sfida di sabato contro la Pergolese potrebbe segnare il ritorno nel rinnovato impianto di casa, dove è ultimato il restyling del manto in sintetico e si attende il via libera degli organi competenti. “C’è mancato tanto il Villa Park – conclude Pompei – avendo dovuto girovagare per mesi in allenamento e in partita. Non vediamo l’ora di giocare nel nostro stadio”.

Author: Daniele Tittarelli