San Benedetto, il futuro della storica tenuta donata al Comune verrà discusso nell’assemblea pubblica il 28 ottobre
“Qual è il destino di Villa Rambelli e delle pregiate essenze arboree del parco?”, chiede Pietro Colucci, presidente del comitato di quartiere Sant’Antonio di San Benedetto del Tronto.
L’amministrazione comunale aveva candidato il parco di Villa Rambelli all’assegnazione di due milioni di euro, rispondendo all’avviso pubblicato dal Ministero della Cultura per il finanziamento, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di interventi per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici. Ma il finanziamento è stato bocciato.
Il comitato di quartiere Sant’Antionio chiede all’ente rivierasco che ne sarà della Villa e del parco che versano in condizioni di degrado. La questione sarà sottoposta all’attenzione dei rappresentanti dell’amministrazione sambenedettese la sera del 28 ottobre, nel corso dell’assemblea pubblica che si svolgerà nel salone parrocchiale della chiesa Sant’Antonio di Padova.
La villa ottocentesca è stata lasciata in eredità al Comune dai coniugi Anna Maria Sestili e Pietro Paolo Rambelli, insieme agli oltre mille oggetti in essa contenuti, molti di notevole valore. Ma ora è necessario il restauro.
Nell’assemblea del 28 ottobre si parlerà anche di realizzare due rotatorie sulla SS 16 (una vicino al McDonald’s e l’altra sul ponte dell’Albula) e una all’incrocio di via Voltattorni con via Togliatti; degli asfalti, dell’impianto di illuminazione stradale, della videosorveglianza, della carenza di parcheggi nei pressi dell’ex scuola Curzi.
In discussione anche il palazzo di piazza Kolbe, la sistemazione delle balaustre del lungomare, la riqualificazione dell’area del mercatino di viale De Gasperi. Argomenti sui quali il quartiere ringrazia la giunta Spazzafumo.