PROMOZIONE – Di Stefano invece la prende bene: “Muoviamo la classifica, usciamo da quel 17 che porta sfortuna”
Nella quarta giornata di ritorno del girone B del campionato di Promozione, la Vigor Montecosaro si è vista fermare in casa propria dal Montegiorgio, riuscendo ad agguantare il pareggio per 1 a 1 solo a dieci minuti dalla fine. Nonostante non sia arrivata la vittoria, mister Gregory Pierantoni vede comunque il bicchiere mezzo pieno: “La partita di oggi è una di quelle in cui puoi anche fare i salti mortali, ma non riesci a vincerle; anzi dobbiamo essere contenti che siamo riusciti a pareggiarla. È una di quelle sfide in cui crei venti palle – gol, prendi pali davanti al portiere, e poi magari subisci gol in una mezza ripartenza, e lì rischi di perderla. Oggi, a differenza di quindici giorni fa, i ragazzi sono stati bravi e ce l’hanno messa tutta; abbiamo creato tantissimo, dominando per novanta minuti. Ci siamo imbattuti nelle solite decisioni arbitrali un po’ discutibili, ma lasciamo stare. Oggi i miei giocatori hanno risposto bene, e alla fine ci è mancato solo il risultato.”
Al tempo stesso il mister giallorosso non si dimentica di lodare la prestazione degli avversari, capaci di impensierire la sua squadra: “L’avversario va sempre rispettato, e il Montegiorgio ha fatto quello che doveva fare. Non discuto assolutamente gli avversari, anzi faccio i complimenti a loro e anche un in bocca al lupo per le prossime gare. L’unica cosa che mi sento di puntualizzare è che noi oggi siamo stati superiori, e avremmo probabilmente meritato la vittoria. Tuttavia, non sempre si vince quando lo si merita, perciò ai ragazzi ho detto che sotto porta dobbiamo avere più qualità. Non a caso siamo il terzo attacco, dopo Trodica e Palmense, ma al tempo stesso possiamo fare di più perché, quando si costruiscono occasioni clamorose bisogna avere un po’ di freddezza in più e un po’ di frenesia in meno. Alcune volte basta poco per fare gol, mentre noi spesso vogliamo spaccare la porta: è in questo aspetto che dobbiamo migliorare.” Uno spirito e un gioco di squadra, quello della Vigor, che dovrà essere espresso al meglio la settimana prossima, in una partita difficile, in casa della Settempeda: “In questo campionato le partite facili non ci sono. Di conseguenza, sabato andremo a giocare una partita che negli ultimi anni ripetiamo spesso, perché con San Severino è un classico. Sarà una bellissima partita, anche se mi dispiace che non ci saranno i tifosi: un vero peccato dato che sia loro che noi possiamo contare su una bella tifoseria. Sarebbe stato bello giocare davanti ai propri sostenitori, e sinceramente non capisco perché debbano punire anche noi come ospiti. Oggi (la Settempeda) è andata a giocare a Porto Sant’Elpidio con i suoi tifosi, mente noi non potremmo andare con i nostri a San Severino. Faccio fatica a capire, però questo è quello che decidono dall’alto e noi lo accettiamo.”
Dall’altra parte del campo, il pareggio premia la voglia e l’atteggiamento messo in campo dal Montegiorgio, apparso più cinico e concreto nella prima partita sulla panchina rossoblù di Massimo Di Stefano, che commenta così la partita dei suoi: “Sono soddisfatto a metà, perché la prestazione non è stata altissima; i ragazzi si sono impegnati e hanno dato tutto, però la prestazione è stata sicuramente sotto al nostro standard. Subito dopo il vantaggio non siamo stati in grado di gestire la palla, abbiamo giocato con troppa frenesia e ansia, e onestamente devo dire che avrebbe meritato molto di più il Montecosaro.” Nonostante le difficoltà della squadra, il risultato finale può essere un buon punto da cui ripartire per risollevare, moralmente e concretamente, la formazione rossoblù, come conferma il mister: “Giudico questo pareggio positivo, perché muoviamo la classifica, usciamo da quel 17 che porta sfortuna, e ci troviamo con molti argomenti su cui andare a lavorare durante la settimana. Le sensazioni sono molto positive, in virtù del fatto che i ragazzi sono dispiaciuti delle prestazioni che hanno fatto, e sono venuti qui con l’intento di vincere la partita, dotati della carica e dello spirito giusto. Il rammarico maggiore è però che, dopo aver ottenuto il vantaggio, ci è venuto un po’ il braccino, e pertanto dobbiamo andare a lavorare su quell’aspetto, oltre a diventare più bravi nella gestione della palla.”
