“Via la baraccopoli”, Camaioni: “Stiamo dialogando con i proprietari dei casotti”

Le casette restano tutto l’anno, anche quando sono chiuse, perché pagano la tassa per l’occupazione del suolo pubblico per 12 mesi

Protestano i residenti di via dei Mille per la fila di baracche del mercatino estivo che cinge il palmeto tutto l’anno. L’area verde è degradata, le palme attaccate dal punteruolo rosso sono lasciate a marcire sul terreno. I residenti della zona turistica di Porto d’Ascoli chiedono di rimuovere l’incuria dal palmeto e trovare una soluzione per i casotti, in alcuni casi fatiscenti, che vengono lascati in via dei Mille e Bellini per 12 mesi, creando una sgradevole barriera che  di notte genera insicurezza.

Il presidente del quartiere Mare Leo Sestri si è fatto portavoce delle criticità evidenziate dagli abitanti. “La baraccopoli di via dei Mille – riferisce Sestri – si presume che d’estate porti turisti, ma nei casotti non vendono qualcosa di artistico locale, sono cosucce. Le bancarelle sono state acquistate da extracomunitari (lo dico a titolo informativo, porto tanto rispetto per chi ci lavora), ma la qualità dei prodotti esposti è abbastanza scadente.

Il problema grande è che hanno il permesso stagionale di sei mesi, ma permangono tutto l’inverno. Chi come me nelle  sere d’inverno passa col cane, o per fatti suoi, si trova con la preoccupazione che possa spuntare qualcuno dal buio con l’intenzione di derubarti. Comunque non è un bel vedere”.

La barriera dei casotti. “I residenti poi si trovano davanti questa barriera di baracche – ancora Sestri – e non vedono la pineta. Vorrebbero che i casotti venissero spostati nel palmeto. C’era un progetto in Comune: prevedeva che le bancarelle si spostassero al confine con la proprietà del residence Michelangelo, la famiglia Bernardini. Questo sarebbe stato possibile se Bernardini avesse potuto ottenere circa due metri e mezzo dell’area destinata a verde, ad uso parcheggio. Lui si allargava verso il palmeto e in cambio cedeva il resto della proprietà al Comune. Ci si è fermati per tanto tempo perché bisognava cambiare la destinazione, in quanto non poteva usufruire del parcheggio se l’area fosse rimasta verde come adesso. Bisogna riallacciare i rapporti con Bernardini”.

 

L’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Capriotti assicura che tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale c’è la soluzione del problema del palmeto.

L’assessore al Commercio Laura Camaioni ha incontrato i proprietari dei casotti e il titolare della giostrina di piazza Salvo d’Acquisto per convincerli a spostare le attrezzature. “Sto ragionando con il proprietario della giostra in piazza D’Acquisto – racconta Laura Camaioni – e con i commercianti di via dei Mille. La stagionalità in via dei Mille è di sei mesi, ma loro stanno tutto l’anno perché pagano l’occupazione suolo pubblico per 12 mesi. L’errore è stato fatto 20 anni fa, da parte di chi gli ha concesso questa possibilità. Sto dialogando con i commercianti per fargli smontare i casotti nei sei mesi in cui sono chiusi. Ma il problema è anche quello che dopo 20 anni fisse nella stessa location, se ora smonti le casette rischiano di rompersi.

L’idea è riprenderci quello che è nostro, non permettere ai privati – conclude l’assessore Camaioni –  di occupare il suolo pubblico quando non  devono. Ma ci vuole tempo, non si può risolvere in una settimana”.

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