ECCELLENZA – Il portiere dell’Urbania Stafoggia svela i segreti della lotteria finale. Così ha eliminato l’Osimana dalla Coppa Italia
di Matteo Meschini
Con due rigori parati e uno segnato è Davide Stafoggia l’eroe protagonista della semifinale di ritorno di Coppa Italia Eccellenza Marche tra Osimana e Urbania che alla fine vede gli uomini di mister Lilli passare nella lotteria dei calci di rigore e raggiungere una storica finale dove troverà di fronte il Chiesanuova. Il portiere classe 2000 dell’Urbania ha raccontato le emozioni del match.
“La soddisfazione è tanta perché venivamo da un 2-3 per loro all’andata dove eravamo avanti 2 a 0 e quindi non arrivare in finale avrebbe portato un po’ di amarezza. Inoltre è una finale storica per la società: come ci ha ricordato ieri il presidente in oltre 100 anni di storia mai si era raggiunto l’ultimo atto e per noi questo è grande motivo di orgoglio.”
Ci svela poi la preparazione e i “segreti” dietro ai rigori parati a Micucci e Marchesini e anche un curioso aneddoto dietro al rigore calciato proprio dell’estremo difensore e realizzato in maniera glaciale.
“Dico sempre che nella lotteria dei calci di rigore c’è un 50% di fortuna e un 50% di preparazione, oggi ci sono i video e i giocatori si conoscono. Lì influisce molto anche la sensazione, come ti senti e il momento. Al rigore di Micucci, che era fondamentale, ho pensato incrociasse perché è il calcio più semplice e mi son detto di andar forte là. Poi è andata bene perché non gli è partita una gran palla, è rimasta piuttosto centrale e son riuscito a prenderla coi piedi.”
“Sarò sincero: non nego il fatto che martedì abbiamo provato i rigori in allenamento e l’ho provato anche io ma era più per gioco. Ieri quando sono andato per mettere sul dischetto il pallone perché venisse giù uno dei miei compagni, mi sono alzato ed ho visto che mi indicavano, stavo andando via perché pensavo si riferissero al pallone ma poi ho sentoìito “no, lo calci tu!” e quindi non c’era niente di preparato.
Una volta arrivato lì ho pensato di calciare come provato martedì.”
L’Urbania sta vivendo un ottimo momento di forma e domenica scorsa grazie al derby vinto sull’Urbino, ex squadra di Stafoggia, è salita a quota 18 punti issandosi al terzo posto. “Il nostro obiettivo primario, come quello di tutte le squadre, è raggiungere la salvezza nel minor tempo possibile. Poi ovviamente con la squadra che abbiamo, con i ragazzi che la società ha comprato si potrebbe far qualcosa di davvero importante.
Stiamo andando bene e siamo in forma in questo momento, stanno poi rientrando diversi infortunati e stanno dando una mano. Siamo un grande gruppo, un grandissimo collettivo, siamo molto uniti: questo è uno dei segreti per fare tutto quello che stiamo facendo.”
Per dare continuità nel prossimo turno la squadra allenata da mister Lilli farà visita al Fabriano. “Fabriano in casa, come dimostrano i risultati, è una squadra ostica e non a caso è riuscita a strappare risultati anche con squadre importanti come Matelica per esempio. Sarà una gara difficile, dura come la stragrande maggioranza delle gare in questo campionato. Cercheremo di fare risultato ma poi sarà il campo a decidere.”
Chiude aggiungendo cosa lo ha spinto ad accettare quest’estate la proposta dell’Urbania e dell’ambiente che ha trovato.
“Diciamo che il direttore mi ha contattato uno-due mesi dopo la fine del campionato, sintomo del fatto che mi volessero prendere subito in considerazione e questo per me è un fattore importante. Inoltre la società è fantastica, solidissima, ci mette a disposizione qualsiasi cosa noi chiediamo, non ci fa mancar nulla. Poi anche l’arrivo di un allenatore importante, ci sono obiettivi importanti e poi ci sono anche tanti ragazzi confermati con cui mi sono trovato bene con cui abbiamo formato un grandissimo gruppo.”