Va al cimitero per portare dei fiori ma la tomba della madre è stata spianata

L’Assessore Stefano Foresi: “Sono stati affissi dei cartelli. Il Comune non è tenuto ad avvisare i parenti”

Era andato al cimitero delle Tavernelle ad Ancona per deporre un mazzo di fiori sulla tomba della madre ma quando è arrivato al campo numero 3 al posto della lapide ci ha trovato una spianata di terra e degli alberi appena piantati. Il protagonista di questa vicenda accaduta nella giornata di sabato è Renzo Burattini, il figlio della signora Solidea Giambartolomei venuta a mancare nel giugno del 2006 e sepolta al campo numero 3 del cimitero delle Tavernelle.

 

A raccontare quanto accaduto è lo stesso Renzo Burattini che solo nella giornata di ieri è riuscito a rintracciare i resti mortali della madre custoditi in una cassetta alla camera mortuaria di Torrette: “Quando sabato mattina sono arrivato sul posto con i fiori in mano mi sono reso conto che la  zona dove era  stata sepolta mia madre era cambiata, il campo che ospitava le salme era stato spianato e tutto intorno c’era una serie di alberi. In un primo momento ho ipotizzato di aver sbagliato posto poi con il trascorrere dei minuti mi sono reso conto che in questa zona erano state fatte delle esumazioni e che nessuno ci aveva avvisati“. Renzo e tutta la sua famiglia hanno dovuto attendere lunedì mattina per sapere che fine avessero fatto i resti mortali di Solidea. “Agli uffici cimiteriali una persona molto gentile mi ha confermato che erano state fatte  delle esumazioni e che mia madre si trovava in un cassetta alla camera mortuaria in attesa di destinazione“.

Come sia potuta accadere una cosa del genere la spiega l’Assessore Stefano Foresi: “Queste esumazioni sono state stabilite con un’ordinanza, la numero 90, del 17 settembre del 2018. Sono stati affissi anche dei cartelli all’ingresso del cimitero così come sul sito del comune. La signora Giambartolomei è stata riesumata il 6 giugno del 2019, al momento non c’erano parenti e i resti sono stati messi in un contenitore come prevede la normativa vigente. Vorrei precisare che il Comune quando procede a queste esumazioni non è tenuto ad avvisare i parenti“.

Due a questo punto le cose che devono essere chiarite. La prima riguarda il personale di AnconAmbiente che riceve il mandato scritto dai servizi cimiteriali circa i nominativi da riesumare, la seconda è il numero delle salme (280) che rientrano in questa famosa ordinanza. Con 280 lettere indirizzate ai parenti, molti dei quali residenti ad Ancona, si sarebbero potute evitare queste situazioni anche per il fatto che dall’inizio delle esumazioni si contano circa una decina di casi di persone che una volta arrivate al cimitero non hanno più trovato la tomba dei propri cari.

Il Comune, rispetto a quanto faceva negli anni passati, ha preferito non consultare l’anagrafe comunale e quello cimiteriale per risalire ai parenti dei defunti. Ma i problemi al cimitero delle Tavernelle di certo non finiscono qui: circa il 30% di queste esumazioni non sono andate a buon fine, in quanto il corpo non si era decompostoperciò gli operatori sono stati obbligati a spostare la cassa in un campo adiacente.

redazione
Author: redazione

Potrebbe interessarti anche

                       

Articoli correlati

                       

Dalla home
VUOI RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO?

Iscriviti al nostro
canale telegram

Autore

I Più LETTI
DELLA SETTIMANA

I Più condivisi
DELLA SETTIMANA

 

Ultime NEWS