“Urbis Salvia, squalifiche ingiuste e sproporzionate: noi calciatori colpiti ma uniti per la salvezza”

Edoardo Vipera, giocatore dell’Urbis Salvia

PRIMA CATEGORIA – Il classe 2001 Vipera esprime il suo parere suo e di tutti i suoi compagni coinvolti riguardo alla dura penalizzazione ricevuta

Lo scorso mese, l’Urbis Salvia, squadra del girone C di Prima categoria, ha ricevuto una severa sanzione dal Tribunale federale territoriale: una penalizzazione di 12 punti da scontare nell’attuale campionato, insieme a diverse squalifiche. La punizione è stata inflitta a causa del tesseramento irregolare di alcuni giocatori nella passata stagione. Abbiamo intervistato uno dei giocatori coinvolti, Edoardo Vipera, centrocampista classe 2001, che è stato squalificato per 14 giornate, e che ha parlato a nome di tutti gli altri giocatori squalificati: “La squalifica è stata un colpo abbastanza pesante perché, come è stato anche spiegato tramite il comunicato della società, che è uscito la scorsa settimana, noi calciatori non abbiamo nulla a che vedere con la questione. Purtroppo, però, paghiamo il fatto che esiste un articolo della giustizia sportiva che afferma che i giocatori sono tenuti ad accertarsi dell’avvenuto tesseramento. Questo però non lo fanno né i calciatori di Serie A né tantomeno quelli di Terza Categoria. Ma alla fine resta il fatto che noi ci siamo trovati a scontare le conseguenze di questo articolo che, a mio parere, sarebbe da rivedere da parte delle Federazione. Nella vita quotidiana chi sbaglia di solito paga, ma in questo caso chi non ha sbagliato si trova a dover pagare lo stesso. É la cosa che fa più male. Poi il fatto di aver preso tutte quelle giornate di squalifica e di dover restare fuori dal campo per così tanto tempo rende la situazione ancora più complicata”.

Ritenete che il provvedimento sia stato troppo severo?
“Assolutamente si. Anche la società ha ammesso le sue colpe, perché l’errore c’è stato. Però non capisco perché da un errore della società debba pagare il calciatore”.

Qual è il clima nello spogliatoio dopo quanto successo?

“Sono rimasto meravigliato da questo punto di vista. Dopo aver ricevuto una penalizzazione di 12 punti e con 8 giocatori che scontano numerose giornate di squalifica, è normale pensare che lo spogliatoio possa risentirne. Invece, la squadra sta dimostrando di avere carattere, infatti abbiamo vinto le due partite in casa, mentre fuori abbiamo fatto una sconfitta e un pareggio. Il gruppo ha saputo reagire da squadra, perché non abbiamo nessuna intenzione di mollare. Noi squalificati continuiamo ad allenarci in modo serio, mantenendo anche in allenamento l’asticella alta. Il livello è competitivo, siamo uniti e faremo di tutto per salvarci”.

Pensi che la penalizzazione inflitta possa condizionare l’intero campionato?

“Non metto in dubbio che la squalifica sia molto pesante, però pur partendo da un passivo negativo di -1, ora ci troviamo a -6 punti. Vediamo le concorrenti a poca distanza da noi e questo ci fa ben sperare. Siamo fiduciosi per una salvezza nel girone di ritorno. È chiaro che questo implica la necessità di fare un campionato di alto livello, perché non nascono che senza quei punti di penalizzazione adesso saremmo in lotta per i playoff. Ma tutta la squadra e tutto l’ambiente ci crede e anche noi squalificati aspettiamo con ansia il ritorno in campo”.

A livello personale, quanto ha impattato la squalifica sulla tua carriera?
“I primi giorni stentavo a crederci. Ho chiesto più volte alla società cosa fosse successo, ma non riuscivo a trovare neanche io una teoria valida. Ancora non mi capacito del fatto che devo pagare per una cosa in cui non c’entro nulla. Io ho semplicemente firmato il tesseramento, poi la società ha sbagliato quell’invio. Ma sono un ragazzo che, nonostante quanto successo, pensa positivo e cerco di non abbattermi. Continuo ad allenarmi, settimana dopo settimana, e non vedo l’ora che arrivi il 9 marzo per tornare a giocare”.

Che messaggio vorresti mandare ai tifosi dell’Urbis Salvia?  

“È il secondo anno che sono qui e posso dire che mi sono trovato sempre bene, come se fossi a casa. Voglio rivolgere un grande in bocca al lupo a tutto l’ambiente e ai tifosi. Dispiace per quello che è successo, ma oggi tutti sanno la verità e credo anche che in futuro tutti si ricorderanno dei valori umani dei giocatori che sono stati squalificati”.  

Angelica Mancini
Author: Angelica Mancini

.

Potrebbe interessarti anche

                       

Articoli correlati

                       

Dalla home
VUOI RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO?

Iscriviti al nostro
canale telegram

Autore

I Più LETTI
DELLA SETTIMANA

I Più condivisi
DELLA SETTIMANA

 

Ultime NEWS