Urbinati tra sfide speciali e una sentenza: “Vinte vertenze, che ora l’Alma Fano trovi pace”

ECCELLENZA – Il gigante di Marotta ha ritrovato i granata battendoli con il suo Montegranaro: “Adesso la Maceratese del mio amico Cognigni”

“Come prima cosa vorrei mandare un pensiero a grande Ultras dell’Alma Juventus Fano e icona del tifo marchigiano Bobo Balducci, che sta lottando come un leone. A lui un grande abbraccio”. Parte così la chiacchierata con Gianluca Urbinati, ex capitano e colonna portante dell’Alma, dopo diverse stagioni con la maglia della Fermana in Serie C. Ora il centrocampista gioca per il Montegranaro ed ha vinto la sua sfida speciale proprio contro i granata lo scorso weekend: “Una partita tosta, maschia, l’Alma Fano ha affrontato le prime della classe dando filo da torcere, sapevamo che sarebbe stato difficile. Era importante per noi portare a casa i tre punti. Mi ha fatto piacere ricontrare i ragazzi, alcuni mi hanno salutato come se fossi ancora il loro capitano. Può solo scapparci un sorriso, vuol dire che ho lasciato qualcosa di concreto”.

Il pensiero non può che andare all’attuale situazione dell’Alma Fano: “Più vedo cosa succede più penso a cosa stavamo per fare l’anno scorso, davvero quasi un miracolo sportivo. Abbiamo conquistato 36 punti sul campo in Serie D, in una situazione tragica. Tra l’altro, possiamo dire che la giustizia ha fatto il proprio corso. Grazie all’Aic e l’avvocato Schiavoni sono state vinte le vertenze fatte. Da Roma, soprattutto con Umberto Calcagno e Andrea Fiumana, sono arrivati i complimenti per come è stata gestita la situazione, una cosa che va detta perché fa onore a tutti i ragazzi che c’erano, hanno onorato la maglia. Spero ci possa essere pace per questa Alma, in questi ultimi anni i tifosi ne hanno dovute mandare giù di ogni tipo, la città merita ben altro, soprattutto in relazione ai 118 anni di storia della gloriosa casacca granata ma con la nuova amministrazione che già ha dato vita ad un nuovo progetto sportivo, credo che sia possibile: chiunque faccia questo passo diventerà un eroe in città”.

Ora però c’è da pensare al Montegranaro. “Dopo undici anni torno in Eccellenza, ero ad Urbania anni fa. Montegranaro è una sfida che mi riempie di grandi stimoli, soprattutto sono aiutato a fare questa scelta da una società molto seria e uno staff tecnico che non ha bisogno di presentazioni, professionisti esemplari. Ho trovato una famiglia che mi ha accolto facendomi sentire uno di loro. Il campionato è impegnativo, come sempre nell’Eccellenza marchigiana, ogni domenica non ci sono risultati scontati”. Ora c’è da affrontare la capolista Maceratese, con una sfida nella sfida: “Cognigni non lo scopro certo io, mi legano anni indimenticabili lottando fianco a fianco con la Fermana, è stato mio vice, uno come Luca lo vorrei sempre avere all’interno dello spogliatoio. Un ricordo particolare, riguarda un aneddoto in relazione a come preparavamo le partite, mi ricordo che ogni volta che parlavamo alla squadra, c’era il direttore che, senza farsi vedere dagli altri, ci faceva il gesto di stare calmi; tanta era la fame, la cattiveria, la voglia di vincere di quel gruppo che c’era la paura di caricare troppo la partita. Domenica si affronteranno due squadre all’altezza della situazione”.

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