SERIE D – Il capitano porta tutta la squadra in conferenza stampa. “E se la matematica non è un’opinione con i tre punti di Fossombrone avremmo fatto i playout”
Il Fano, già aritmeticamente retrocesso dopo la sconfitta ad Avezzano, ha salutato il suo pubblico battendo il Monterotondo per 5-2 nell’ultimo turno. Non c’è stato tempo per i mezzi sorrisi, però, perchè al triplice fischio capitan Urbinati ha portato tutti i compagni in conferenza stampa tuonando di rabbia per una stagione condotta malissimo dal punto di vista societario.
“Volevamo salutare con una salvezza in tasca, purtroppo non è successo – ha detto il gigante di Marotta classe ’87 -. Parlo in rappresentanza di squadra, staff e collaboratori visto che non abbiamo mai potuto dire la nostra. Non abbiamo raggiunto l’obiettivo, bisogna chiedere scusa a prescindere da tutto, ma abbiamo dato veramente l’anima ogni giorno anche nei momenti più difficili. Ad un certo punto non era scontato che finissimo il campionato, questo gruppo non ha mai abbassato la testa. E’ giusto dire che non siamo stati aiutati da nessuno, al di fuori del nostro pubblico magnifico e la città di Fano che ci è stata sempre vicina. Anche stavolta questa piazza ci ha applaudito ringraziandoci, non succede da altre parti. Ci sono state mancanze troppo grosse, professionalità, organizzative, umane, di serietà. Di fronte a tutto ciò non abbiamo saputo andare oltre. Una stagione imbarazzante fuori che avremmo voluto rendere indimenticabile in campo. Dal 25 di luglio, dal famoso sfratto dell’hotel in ritiro, sino a oggi, i volti di questi giocatori sono stati l’unica costante della stagione, dai 16enni al più vecchio che sono io con i miei 36 anni. Siamo retrocessi, ma lo spogliatoio non è retrocesso. Nel calcio succede che possano non arrivare i risultati, ma la dignità e il rispetto e l’umanità del gruppo non retrocede. Se la matematica non è una opinione, con i tre punti di Fossombrone – poi persi a tavolino per il caso Riggioni – il Fano avrebbe fatto i playout. Ci è stato fatto anche questo danno”.
