Una vita intera dedicata ad aiutare gli altri: Civica Benemerenza a Sergio Capitoli

Per il suo il suo onorato servizio nelle Società di Mutuo Soccorso

di Tommaso Bocci

Un’intera vita dedita all’aiuto del prossimo, una passione che dopo 40 anni lo porta ancora costantemente a lottare per difenderne i valori ed i principi, riscrivendone la storia tutt’oggi. Sergio Capitoli, 63enne anconetano, nella giornata di sabato – 4 marzo – ha ricevuto la Civica Benemerenza direttamente dal Sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, per il suo il suo onorato servizio nelle Società di Mutuo Soccorso, questo si legge nella dedica: “Da sempre impegnato a favore del prossimo, dal 1980 è attivo nelle Società di Mutuo Soccorso e il 1 giugno 2013 veniva eletto Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana delle Società di Mutuo Soccorso. Riconfermato di recente al vertice dell’Associazione Italiana A.I.S.M.S., operoso da 40 anni nelle Società di Mutuo Soccorso, ne rappresenta i valori di solidarietà e inclusione, dando lustro ad Ancona. La città lo ringrazia”.

Capitoli, intervistato dalla nostra redazione, ha ripercorso i passi che l’hanno portato ad essere insignito della massima riconoscenza dalla comunità, facendo luce su queste associazioni che rappresentano patrimoni culturali e storici della Nazione.

“Fin da ragazzo sono stato iscritto alle società di mutuo soccorso, dopo 2-3 anni ne sono già diventato Consigliere e a 29 presidente. Esse sono associazioni storiche, nate nei primi dell’800 in Germania ed in Inghilterra, rappresentano la prima forma di assistenza sociosanitaria, una mutualità solidale dove gli associati versano una quota per aiutare i compagni nelle difficoltà: malattia, inabilità o mancanza di lavoro, in generale per situazioni socialmente difficili. Il mio impegno proviene dalla passione che ho per questo mondo, non solo semplicemente per le attività dei mutualisti ma anche per la storia. Sono stato tra i fondatori sia del coordinamento regionale, che dell’associazione nazionale A.I.S.M.S. (Associazione Italiana Società di Mutuo Soccorso). Dapprima come Presidente Nazionale, ora come vicepresidente e presidente regionale della Coresmus MARCHE (coordinamento regionale società mutuo soccorso), l’obiettivo primario è sempre stato quello di tutelare costantemente le piccole-medie società di mutuo soccorso sparse per l’Italia, essergli vicino, nello stesso modo in cui ciascun membro di esse sostiene l’altro”.

Si sofferma poi sulle difficoltà riscontrate negli anni, la principale? Una legge statale che mina un pezzo di storia del Paese. “Dal 70’ fino al 2000, molte società di mutuo soccorso per leggi sbagliate, scarso riconoscimento e conseguente invasione di altre associazioni e personaggi politici, sono state trasformate o sciolte, noi abbiamo tenuto sempre duro per rimanere un punto di riferimento per la comunità e mantenere fede ai principi iniziali. Nell’ultimo decennio siamo riusciti ad intervenire presso il legislatore affinché si ritorni alle origini, rispettando le esigenze odierne e dando più valore agli associati, proprio perché è la caratteristica insita di queste società. Siamo l’unica nicchia di associazione che ha una legge apposita: la 3818 del 1886, malamente modificata nel 2012, un errore universalmente riconosciuto, contro il quale stiamo combattendo da 10 anni, per riportare il tutto verso la diritta via, in quanto addirittura con questa riforma eravamo relegati al Ministero dello Sviluppo Economico e non al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel quale è ovvia l’appartenenza”.

Infine, si sofferma sul futuro delle Società, sulla loro mentalità sempre più aperta e sulla rivalutazione delle stesse.
“Ci sono stati tanti cambiamenti, come movimento siamo tutti uniti per modificare la legge 3018 e riprenderci ciò che abbiamo perso, come l’aiuto che fornivamo verso i soci nell’avvio al lavoro o nell’accedere ad un certo tipo di istruzione per chi non ha le possibilità. Ora ci sentiamo forti e pronti a ritornare ai vecchi fasti, grazie anche alla solida partecipazione femminile, importante su tutti i piani, anche quelli direttivi dati i numerosi esempi di società con Presidenti donne in carica. Cerchiamo inoltre di avvicinare i giovani istituendo dei corsi di studio e premi studenteschi, creare dei momenti di convivialità, eventi e concorsi che premino il talento di un socio o di un suo giovane familiare appassionato. Importante è inoltre far presente alle regioni l’importanza sul territorio delle nostre associazioni, dovrebbero aiutarci nel recupero delle sedi per esaltarne il patrimonio storico e culturale, in quanto in molte di esse vi sono documenti storici appartenenti a Mazzini e Garibaldi, tantissima storia d’Italia è recuperabile nelle Società di Mutuo Soccorso!

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