VOLLEY FEMMINILE – Quattro campionati vinti e una vita con questi colori per la palleggiatrice maceratese classe ’97
Riassumere in poche righe i diciotto anni di legame tra il volley e Ilenia Peretti è impresa ardua e perfino un po’ riduttivo. In qualche modo però ci si prova. Di ruolo fa la palleggiatrice, ma fa più figo chiamarla regista. In questo caso è un termine che le calza a pennello. La sceneggiatura della sua vita se l’è scritta pian piano nel tempo, da quando ha alzato il suo primo trofeo all’HR Volley 2000 quando muoveva i primi passi nel minivolley per poi approdare tra le “grandi” in serie C trionfando nel 2012 e volare in serie B2. Per lei una piccola parentesi lontano da Macerata, alla Sacrata Civitanova, poi l’amore per la sua città e la squadra che l’ha cresciuta e da qui da capitano la scalata dalla B2 fino all’A1. E la notte del 21 maggio difficilmente la dimenticherà. “Tutto è iniziato quando avevo 6 anni nel minivolley. Poi una scalata dalla serie C all’A1 e sono l’unica ragazza di Macerata. Alzare questa coppa è stato un orgoglio per me. La voglio dedicare prima a me stessa, per averci sempre creduto ed esserci arrivata e poi logicamente a questa società fantastica che ha fatto tanti sacrifici per arrivare oggi dove si merita di essere. Lei ma anche la città di Macerata. Sono cresciuta vedendo questo palazzetto pieno per le gare della Lube, vederlo dal campo da una prospettiva diversa tutto colorato arancione è stata un’emozione indescrivibile”.
E ora? “Mi piacerebbe provare a giocare nella massima serie con questa squadra. Non nego che ho anche tanta voglia di giocare titolare. Vedremo”. Ilenia Peretti adesso si gode il presente. Che la finale di ieri sera sia stata un passo d’addio o meno, al momento poco importa. E’ entrata di diritto, qualora che ne fosse ulteriormente bisogno, nella storia del club e quell’ennesimo trofeo alzato al cielo rimarrà per sempre lì.
