
Siccità nelle campagne in agguato, entroterra colpito dal post sisma e da una ricostruzione sempre piu’ difficile. Ed è annunciata un’estate caldissima. Nuvole (nere)…solo sulla Notte dell’Opera
di Maurizio Verdenelli
Hannibal the Cannibal. E Macerata, per una volta tanto, non rappresentando la perfetta media italiana tout court, rischia d’essere vittima dell’anticiclone subtropicale africano dal poco rassicurante nickname.
Tutto accade a maggio, il terzo mese piu’ piovoso dell’anno nell’annosa statistica di questa ‘provincia felix’. Gli acquazzoni della prima decade in realta’ hanno avuto ben scarsi effetti non portando quel tradizionale beneficio all’agricoltura maceratese cui sino agli anni 70 era avvezza allorche’ da sola era il 65% dell’intera economia. Inoltre quel minimo refrigerio e’ stato spazzato via dall’improvvisa estate esplosa dalla meta’ del mese con temperature da record nazionale, piu’ alte di 10 gradi rispetto alla media (da 22 a 32 gradi). Siccita’ in arrivo, Chienti e Potenza ai minimi storici.

‘…tutto e’ arso di sete/e l’aria fumiga per la calura’. Ancora: ‘…il sole a picco sgretola la terra‘. Sono i versi celebri di ‘Solo il cardo e’ in fiore’ di Alceo, lirico greco nato a Mitilene, morto a Lesboi nel 630 Avanti Cristo. Anche sotto il solleone di questa primavera …greca di 2.500 anni fa, il Maceratese appare climaticamente simile ai dintorni assolati di Atene e/o alle coste di Corfu’, isola cosi’ ben collegata ad Ancona.
Da parte sua la Donzelletta del Sabato del Villaggio ‘al calar del sole’ in giro a Recanati non si vede piu’, neppure da Casa Leopardi: meglio restare a casa con l’aria condizionata, impianto ormai fisso nelle nostre case. Tuttalpiu’ un salto a Macerata in occasione degli Aperitivi Europei quando il capoluogo, finalmente ‘preso d’assalto’ e’ sembrato come Monaco di Baviera, in epoca di Octoberfest.
E luglio come s’avanza? Meteorologi d’accordo: da bollino rosso con primato nero. + 1,5 gradi in media al di’.
Le citta’ piu’ calde? Tolentino e San Severino Marche. Soltanto in zone pedemontane, all’ombra dei Sibillini un po’ di sollievo…se non fosse per quella desertificazione post sisma (aggravata da una ricostruzione sempre piu’ problematica) che sta sgretolando terra ed anime come all’epoca antica di Alceo. Affollando le rive dell’Adriatico con ulteriori squilibri demografici a suo tempo favoriti da una dissennata politica che negli anni 60 con tutte le sue scelte (strade, ferrovie, insediamenti umani e lavorativi) puni’ gravemente l’entroterra maceratese.
E torna con Hannibal the Cannibal la bella estate, anzi e’ gia’ qui: ormai alle porte Musicultura e Lirica allo Sferisterio dove per chi vi lavora al suo interno, la temperatura del giorno sale fino a 40 gradi e piu’ ancora! Tuttavia pare che a differenza degli ultimi anni, purtroppo, stavolta, nubi sulla… refrigerante e pop ‘Notte dell’Opera‘ per piazze e strade. Non si fa illusioni il sindaco Sandro Parcaroli: ‘Ci vorrebbero forti sponsor…
ma di questi tempi, in giro non se ne vedono”.


