L’atleta di Ancona gareggia e vince agli Europei di Roma con il Capo dello Stato a fare il tifo per lui. 2.37 primato mondiale stagionale
di Andrea Verdolini
L’ennesima perla di una carriera davvero fuori dall’ordinario. Gimbo Tamberi, davanti agli occhi adoranti della sua curva ed a quelli ammirati del Capo dello Stato, ha sfoderato un’altra delle sue serate magiche. Dopo i primi due tentativi falliti a 2,29 sembrava scarico, senza energie e rassegnato ad una medaglia di bronzo, per lui quasi umiliante. Il sorprendente ucraino Lavvsky già pregustava la grande impresa di sbancare l’Olimpico e conquistare in trasferta un oro che, per lui, sarebbe stato memorabile. Non aveva fatto i conti con il campione che superata la misura si è tolto di dosso la scimmia del risultato ed in un rossiniano crescendo è arrivato alla notevolissima quota di 2,37 primato mondiale stagionale e segnale fondamentale in vista delle Olimpiadi. Nel frattempo lo show e si è pure tolto le scarpe fingendo di togliere una manciata di molle in metallo come se fossero il segreto dei suoi successi. Il tutto nel contesto dell’ennesima giornata magica per l’atletica italiana con la doppietta della Battocletti nei 10mila metri stracciando il primato italiano e l’argento di Sibilio dei 400 ostacoli. Per Tamberi è il terzo trionfo continentale: affermazioni in serie ma sempre diverse e da raccontare. Per un personaggio ormai definitivamente nel walhalla degli eroi dello sport
