SECONDA CATEGORIA – Sei punti di fila per la Lorese dell’allenatore-giocatore per rimettersi in carreggiata. Penultimo posto, adesso cinque finali
La copertina dello scorso weekend se l’è presa la Lorese, che ha firmato l’impresa della venticinquesima giornata del campionato di Seconda Categoria girone F, espugnando il campo della capolista Borgo Mogliano in un derby molto sentito. A guidare in panchina la squadra di Loro Piceno dallo scorso anno c’è l’attaccante Andrea Verdicchio che alla soglia delle quarantadue primavere, all’occorrenza, quando c’è bisogno, dà ancora il suo apporto in campo: ” Fare l‘allenatore-giocatore è molto complicato. Dall’anno scorso facevo solo l’allenatore e le partite perché comunque devi seguire la squadra e quindi è difficile fare gli allenamenti. Mi sono dovuto adattare a giocare perché abbiamo avuto dei problemi in fase offensiva. Ora sono infortunato da due mesi, ma comunque sto ancora bene fisicamente e quando serve dò ancora il mio contributo ed è la passione che è dietro a tutto ciò”.
Ripescata quest’estate, la Lorese ha incontrato più di qualche difficoltà nel corso della stagione che la hanno fatta scivolare nei bassifondi della classifica con le ultime due vittorie consecutive griffate dalla coppia offensiva Sosa-Ugolini (otto goal in sette partite)-Zerlenga che sono state come una boccata d’ossigeno per i biancoazzurri sia per la classifica che per il morale e l’autostima: ” L’ufficialità del ripescaggio è arrivata tardi ad agosto, quando oramai le squadre si stavano già attrezzando. Sicuramente il salto di categoria si è sentito. Noi avevamo una buona ossatura già nell’anno precedente in Terza Categoria, ma comunque siamo una squadra giovane e abbiamo portato in prima squadra dieci ragazzi della juniores che l’anno scorso erano con noi. Siamo partiti discretamente nelle prime cinque-sei partite, poi abbiamo iniziato a perdere dei pezzi in fase offensiva come Carradori e Afil. Ci tengo a sottolineare che comunque la squadra è sempre stata propositiva, gicandosela fino alla fine con tutti. Questo è un girone molto difficile dal punto di vista caratteriale e atletico e forse in alcune occasioni abbiamo pagato un po’ di inesperienza nei momenti decisivi della partita, lasciando qualche punto per strada in alcune partite dove meritavamo di più. Dopo la pesante sconfitta rimediata contro il Ripe San Ginesio, c’è stata una svolta psicologica, ci siamo ricompattati e abbiamo battuto il Camerino-Castelraimondo che non avevamo mai battuto anche lo scorso anno. Sabato a Mogliano abbiamo fatto una grande partita. Ora ci siamo rimessi in sesto, ma comunque non abbiamo ancora fatto nulla. Sosa? Ci è stata questa opportunità tramite un amico e lui è stato felice di venire e si è trovato subito bene perché è un ottimo giocatore. Con Zerlenga formano una coppia davvero affiatata e si trovano benissimo. Benissimo loro, ma comunque dietro c’è il lavoro di tutta la squadra e quindi voglio dare merito a tutti i ragazzi perché quest’anno sono stati davvero impagabili e il gruppo è la nostra forza”.
Infine, per chiudere, Verdicchio dà uno sguardo al rush finale fissando l’obiettivo: ” Le ultime cinque partite saranno tutte difficili. Noi ci prepareremo nel migliore dei modi e combatteremo fino alla fine con le nostre armi. Noi sinceramente all’inizio non ci eravamo posti nessun obiettivo. Diciamo che la salvezza è l’obiettivo e ce lo siamo complicati un po’. I ragazzi sono stati fantastici perché quando non si vince pesa sul morale e anche allenarsi e tenere alta la concentrazione non è facile, ma non hanno mai mollato e ora si stanno prendendo i giusti meriti per i sacrifici fatti. Due settimane fa diciamo che eravamo spacciati, ora siamo pronti e proveremo a giocarci le nostre carte fino alla fine, poi sarà il campo a dire la verità”.