Un progetto per liberare l’Albula dal tappo-parcheggio dell’ospedale

Allo studio i costi e la fattibilità

Il parcheggio dei dipendenti dell’ospedale Madonna del Soccorso copre totalmente il letto del torrente Albula. Una scelta sbagliata, fatta senza tenere conto delle piene del corso d’acqua, che potrebbero far saltare la copertura. Il torrente andrebbe dunque liberato dal tappo di cemento.

Venerdì 21 ottobre nel Municipio di San Benedetto del Tronto si è svolta una riunione a porte chiuse, durante la quale un pool di tecnici di Castel di Lama ha presentato un progetto per realizzare parcheggi e giardini sul torrente Albula (leggi qui). Il disegno prende in esame il tratto dal ponte sulla Statale 16 fino al mare. Parcheggi e giardini sono previsti dalla Statale al ponte della Ferrovia, tutta la zona ad est della ferrovia verrebbe trasformata in un’oasi verde.

I tecnici ipotizzano di intervenire ad ovest della Strada Statale, dove insiste il parcheggio dei dipendenti dell’ospedale. Si prevede la demolizione della tombatura dell’alveo e la realizzazione di una piattaforma-parcheggio sorretta da un paio di piloni. Il piano del parcheggio verrebbe costruito a una settantina di centimetri più in alto del piano stradale e a tre metri di distanza dalla carreggiata, in modo da lasciare vie di sfogo all’acqua in caso di esondazione.

Verrà realizzato? Dipende dai costi e dalla fattibilità.  I tecnici di Castel di Lama devono predisporre il conto economico dell’opera. In base alla spesa prevista e ai canali di finanziamento l’amministrazione comunale deciderà se realizzare l’intero progetto, o solo in parte, e la modalità di procedere. Nel caso si apra la possibilità del project financing, i parcheggi sull’Albula sarebbero a pagamento. In ogni caso, buona parte dei posti auto sul torrente diverranno zone blu. 
Per l’intero progetto si parla di una somma intorno ai 10 milioni di euro per un numero di posti auto variabile tra i 400 e i 600.

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Author: redazione

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