La storia di Gianluca Segarelli, protagonista nello staff della Slovacchia
E’ stato un centrocampista coi fiocchi e ha vestito le casacche marchigiane di Vis Pesaro, di cui è stato una bandiera, Ancona e Maceratese. Gianluca Segarelli, spoletino classe ’78, ora indossa i panni dell’allenatore e ha appena raggiunto un risultato… Europeo. Con la Nazionale Slovacca, nello staff del cittì italiano Francesco Calzona (dietro la scrivania c’è anche Hamsik e in squadra Skriniar e Lobotka), ha agguantato la qualificazione a Euro 2024 in Germania. “Un traguardo grandissimo perché ad oggi siamo l’unica Nazionale che si è qualificata essendo in 5° fascia”, assicura Gianluca, che lavora a Bratislava, a mille chilometri da casa, Pesaro, dove da un po’ era un istruttore di scuola guida. “Sono finito in Slovacchia perché al cittì serviva un collaboratore tecnico ed ha pensato a me. Con lui ci conosciamo dai tempi in cui giocavo ad Alessandria (stagione 2010-2011). Siamo stati chiamati per ricostruire e portare novità ad una Nazionale che stava vivendo un momento difficile. Il primo obiettivo era la Qualificazione all’Europeo e l’abbiamo centrato andando oltre ogni più rosea aspettativa: guardando il girone pensavamo di giocarcela fino all’ultimo con la Bosnia, anche se sapevamo che il Lussemburgo avrebbe dato fastidio a tanti: il Portogallo era fuori portata per chiunque. Invece siamo andati a ritmo altissimo, vincendo praticamente tutte le gare tranne l’andata in casa col Lussemburgo (0-0) e le due partite col Portogallo (1-0 in Slovacchia e 3-2 in Portogallo, siamo stata l’unica squadra a riuscire a segnare al Portogallo; nessun’altra Nazionale del girone ci è riuscita). Abbiamo battuto due volte il Liechtenstein (1-0 a Vaduz, 3-0 in Slovacchia), due volte l’Islanda (2-1 fuori e 4-2 in casa), una la Bosnia (2-0 in Slovacchia, ritorno da giocare) e una il Lussemburgo (1-0 in trasferta)”. “Per me è stato un sogno continuo al quale ancora stento a credere; vedere giocatori dal vivo e semplicemente passare loro la palla dopo averli ammirati in tv lì per lì spiazza ma poi ti abitui. E’ stata una grande emozione giocare contro il Portogallo infarcito di campioni, CR7 in primis… Bellissimo ed emozionante davvero”. “Andiamo all’Europeo cercando di non fare la comparsa ma una bella figura per regalare delle gioie a noi stessi, ai giocatori che hanno una disponibilità incredibile, ai dirigenti della Federazione che ci hanno offerto questa magnifica opportunità e al popolo slovacco che, a parte qualche comprensibile diffidenza iniziale (un allenatore straniero di una Nazionale rappresenta sempre un’incognita) ci ha veramente ricoperto di affetto”.

Arrivato a Pesaro nel ’98, Gianluca Segarelli ha vinto campionati conquistando la Serie A col Cesena. Ha giocato al fianco di Gattuso ed è stato allenato da Maurizio Sarri. E’ stato un vero protagonista del pallone ma pure un esempio come professionista e uomo: in carriera non ha mai rimediato un cartellino rosso. E’ uno che ha trasmesso sempre lealtà. La passione gli è stata tramandata dal papà, che si dilettava in seconda categoria. Ama il tennis, i fumetti, la bicicletta.
