Un grande ponte di saperi e di sapori tra le Marche ed il Giappone all’Expo’ di Osaka

Nelle Marche l’etica del lavoro è assolutamente la stessa che c’è in Giappone”. Lo ha affermato chi può davvero parlare con cognizione di causa, ossia il Prof. Francesco Ukon Formiconi, docente di moda all’Università di Kyoto ma dalle chiare origini marchigiane, esattamente recanatesi ed ormai stabilmente da quasi 20 anni, nel Paese del Sol Levante. Un pizzico di esagerazione? Forse, considerando che dal nostro hotel vediamo impiegati nipponici al lavoro, testa bassa e concentrazione al massimo, sin quasi a notte fonda ma la dedizione e l’impegno sono davvero simili e sostanzialmente rappresentano le basi per realizzare dialoghi e progetti comuni. Se n’è parlato all’Auditorium del Padiglione Italia all’Expò di Osaka nel corso del convegno “La diplomazia culturale per la società del futuro: un ponte di sapori e saperi tra l’Italia ed il Giappone”, voluto da Tipicità nel contesto di questa intensificazione di rapporti che si sta concretizzando, nel contesto di un calendario fittissimo. “Noi, come i giapponesi, ha continuano il Prof.Ukon, lavoriamo perché ci crediamo, siamo affidabili e non ci risparmiamo sul lavoro. Per noi marchigiani, quindi, è un dialogo enormemente facile: ci sono poi delle differenze culturali ma quando dobbiamo comunicare occorre farlo dai punti di contatto, tra cui l’amore per la buona cucina, il gusto e la qualità di un prodotto artigianale.”

Molto partecipe in queste giornate la Consigliera Regionale Anna Menghi: “Tipicità ha davvero creato quel marketing territoriale di cui le Marche hanno enormemente bisogno. Grandi meriti, consentitemelo anche all’Amministrazione Acquaroli capace di coinvolgere realtà, come quella diretta da Angelo Serri, che hanno acquisito nel tempo un’eccellente capacità di costruire relazioni.” Nel talk show, moderato da Gioacchino Bonsignore del TG5, la storia davvero particolarissima di Kumiko Muraji, una cuoca che ha lavorato per diverso tempo a Serra dè Conti dove si è letteralmente innamorata della nostra cucina. Con una dose di coraggio ha aperto, nel cuore della metropoli giapponese, un ristorante dal nome eloquente l’“Osteria della Cicerchia” dove si coniugano in modo, ci è stato riferito, sublime le nostre eccellenze gastronomiche alla meticolosità tipica dei nipponici. Infatti, nel suo piccolo locale il “sold-out”, è quasi sempre assicurato. Fuori onda ci ha promesso che prestissimo sarà di nuovo dalle nostre parti perché, con la tipica caparbietà orientale, vuole stare sul pezzo. Proprio come, mirabilmente, sanno fare i marchigiani.

Kumiko Muraji gestisce ad Osaka l'”Osteria della Cicerchia”, ristorante con menù rigorosamente marchigiano
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