Uil Pesaro-Urbino, Aucello: “L’Asur paghi gli arretrati alla Croce Rossa”

Il sindacalista: “Se la Cri blocca la convenzione come faranno le amministrazioni a garantire il servizio di emergenza alla cittadinanza?”

Stipendi non pagati alla Croce Rossa di Pesaro-Urbino. Sono più di 100 i dipendenti che non si vedono arrivare gli stipendi a fine mese, con arretrati fino a tre anni. L’Asur-Area Vasta 1 è indietro con i pagamenti e la convenzione fatta con la Croce Rossa rischia di crollare a breve.

“Non è possibile che ci siano degli arretrati così consistenti per tutte le Cri della provincia di Pesaro-Urbino”. A parlare è Angelo Aucello, segretario generale Uil – Fpl della provincia di Pesaro-Urbino. “Chiedo – dice – al Direttore dell’Area Vasta 1, il dott. Magnoni, al Direttore Generale dell’Asur Marche, la dott.ssa Nadia Storti e al Presidente dell’Agenzia Regionale Gozzini che si prendano dei provvedimenti urgenti”.

La più sofferente in provincia è Pesaro che conta 80 dipendenti, seguita da 15 dipendenti a Marotta e 10 dipendenti a Fano. Ad esse si aggiungono tutte le altre piccole sedi della provincia. “C’è bisogno di interventi immediati – continua il segretario Uil – Filp Angelo Aucello – i dipendenti della Croce Rossa che lavorano non possono andare avanti con gli acconti e non possono chiedere l’elemosina tutti i mesi aspettando che l’Asur paghi gli arretrati alla Cri”.

Una situazione davvero difficile, tanto che i Presidenti dei distretti della Croce Rossa sono costretti a dare ai dipendenti degli acconti. Ma se l’Asur non paga, si rischia di far saltare la convezione. E il problema si percuote anche sulle comunità e sui cittadini. “Se la Croce Rossa blocca la convenzione – ribatte Aucello – come faranno le amministrazioni a garantire il servizio alla cittadinanza?”. Forte la preoccupazione del sindacalista che sottolinea: “la rimessa oltre per i dipendenti, sarà anche per la cittadinanza che vedrà sottratto un servizio pubblico di emergenza perché la Croce Rossa non riuscirebbe a garantire l’emergenza in caso di bisogno”.

Le sedi della Croce Rossa della provincia sono così sospese a un filo: quella di Pesaro avrebbe un credito di circa 300 mila euro, la Croce Rossa di Marotta avanzerebbe un credito di circa 60 mila euro, mentre la Croce Rossa di Fano, oltre ad avere problematiche gestionali, non riesce a erogare in tempo gli stipendi ai lavoratori in quanto non vengono stornate dall’Asur le somme delle prestazioni erogate.

“Quindi chiedo – conclude Aucello – che ci siano delle garanzie certe di pagamento perché non si può bloccare la macchina per un problema, a detta dell’Asur di tipo burocratico, e che non vengano posticipati ancora i pagamenti per la Croce Rossa e che vengano rispettate le convenzione su tutti i punti contrattuali tra Croce Rossa e Asur-Area Vasta 1″.

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