Post Covid meta di attrazione nel cuore dei Sibillini
Sold out, questa è la situazione attuale allo stabilimento termale di Sarnano. Una vera e propria corsa alle cure termali: l’acqua come terapia rigenerativa.
La voglia di uscire di nuovo, farlo in sicurezza, nei confort e nelle precauzioni adottate dal centro termale, la voglia di una giornata nelle montagne marchigiane abbinate alla cucina del entroterra, uscire in un luogo di armonia per ritrovare salute, energia ed equilibrio.
Le cure idropiniche, ovvero l’acqua che cura, è la vera attrazione di un turismo non solo sanitario, ma anche molto giovane, alla ricerca del binomio salute e benessere.
Ai riparti delle cure inalatorie (l’acqua da respirare) a quelle appunto idropiniche (salute da bere), alla balneoterapia (bagno terapeutico), alla fangoterapia (l’abbraccio caldo di terra e acqua) per finire poi al centro benessere rilassati (Spa) e coccolati dalle acque termali sarnanesi. Massaggi e acqua quanto di più si può avere per un relax completo e rigenerante.

Soddisfazione celata quella del Presidente Nacciarriti Marco, forse scaramantica dopo un vero periodo buio dovuto al Covid per il comparto termale turistico ricettivo. Ora i 18 appartamenti ricettivi delle terme di Sarnano fanno registrare il tutto esaurito e la speranza è che tutto ciò si protragga per un periodo più lungo possibile.
“Ci fa piacere in questo momento che la nostra struttura abbia il sold out – dice il presidente – siamo consapevoli di avere una struttura importante, per noi e per tutto il territorio dell’alto maceratese nel cuore dei Sibillini, continueremo a metterci a disposizione della nostra clientela attendendoli con il nostro slogan: Acque di salute, terre di benessere”.
