Tutti in piedi per “La Terra Tremano”: un lungo applauso che chiude il Festival nelle terre del sisma

Standing ovation per l’ultima tappa all’Ostello di San Ginesio. Appuntamento speciale il 30 ottobre al Teatro Lauro Rossi di Macerata

Una standing ovation lunghissima ed interminabile, segna un successo clamoroso per La Terra Tremano Festival. Dentro all’Ostello di San Ginesio gremito di pubblico, si è concluso nel migliore dei modi il festival ideato e diretto da Giorgio Felicetti.

 

Dopo undici giornate nell’arco di due mesi, per un’intera estate, il festival ha riscosso ovunque lo stesso clamore e lo stesso successo da parte di un pubblico sempre più numeroso, arrivato da tutte le Marche, per assistere alle rappresentazioni ed agli allestimenti nei luoghi più disparati e non teatrali che si potessero immaginare: nei parcheggi in mezzo alle SAE come a Pieve Torina, nei chiostri come a San Ginesio, in riva al lago di Fiastra, nelle piazze tenute su da palizzate come a Pievebovigliana, nei borghi medievali come a Sarnano, dentro ad un rifugio di montagna come a Bolognola, dentro la piazza “zona rossa” di Visso, nei container-chiesa come a Monte Cavallo, dentro ai ristoranti come a Ussita, nelle palestre come a Camporotondo, e negli ostelli come a San Ginesio, appunto.

“E’ stato bellissimo vedere come ogni sera, ovunque, arrivasse pubblico da tutte le Marche. Ma la cosa meravigliosa e che ci inorgoglisce di più, e per cui avevamo immaginato questo festival, è stata la partecipazione delle popolazioni resistenti nei luoghi del cratere sismico. Ci dicevano che sarebbe stato impossibile far uscire dalle proprie SAE le persone rimaste qui, chiuse nel silenzio e nella sofferenza. Ed invece si è verificato l’esatto contrario: un passaparola tra i residenti ha fatto diventare ogni rappresentazione imperdibile per gli abitanti dei paesi, e parliamo di paesi distanti l’uno dall’altro al massimo dieci chilometri. C’è voluta tutta la mia follia visionaria per concepire un evento del genere, così lungo nel tempo e ravvicinato nei luoghi. Confesso ora, che qualche perplessità all’inizio l’avevo anch’io, specie dopo quel nubifragio di luglio che aveva fatto saltare parte della data iniziale, proprio a San Ginesio. Oppure a Pintura di Bolognola, quando, alla viglia di ferragosto, la temperatura scendeva fino a dieci gradi! Tutto poteva far pensare che era da pazzi sfidare la natura dei Sibillini. Una natura che, qui, mette sempre in chiaro chi comanda davvero, quando gli umani si mettono a far progetti sopra di essa”- commenta Felicetti.

Molto seguiti gli eventi anche dai media nazionali, come i collegamenti in diretta radiofonica con Rai Radio Tre, e con le testate giornalistiche. Grazie anche ad un cartellone che prevedeva ospiti e compagni di viaggio come i Fratelli Mancuso, Simona Vinci, Lucia Tancredi, Sergio Altamura, Francesco Savoretti, Paola Tassetti, Antonio Malagrida, Our Cat.

Ogni sera, c’è stata una condivisione così profonda, assoluta, con le persone e con i luoghi, che credo siano cambiati per sempre l’immaginario di questo paesaggio, ed il modo di raccontare il terremoto. Tutto questo ha provocato negli spettatori una fortissima rielaborazione della memoria.

Ed anche a San Ginesio, dentro l’Ostello si è ripetuto ancora una volta di più quel fenomeno di catarsi, in chi era ad assistere alla rappresentazione de La Terra Tremano.

“Questo è un bellissimo segnale, di forza progettuale. – continua il suo racconto Giorgio Felicetti – Così come ringraziamo la Regione Marche che, grazie ad un bando pubblico, ha reso possibile che lo spettacolo abbia potuto arrivare in ben dieci Comuni del cratere maceratese. Il nostro auspicio è di poter arrivare presto in tutti quei Comuni che ci stanno chiedendo La Terra Tremano. Intanto, il progetto va avanti più che mai: noi ci tuffiamo nella produzione del docu-film della Noura Cinema di Milano, per la regia di Michele Ciardulli e la fotografia di Mario Mattioli; sono state girate tante immagini, nei luoghi del festival ed oltre, toccando le regioni del centro Italia colpite dal sisma del 2016: Umbria, Lazio, Abruzzo. Ora è tempo di lasciare questi luoghi, ma sarà un arrivederci, perché il nostro cuore resta qui. E’ tempo di tornare nei teatri. Il 30 ottobre prossimo, a tre anni esatti dalla grande scossa, allestiremo La Terra Tremano al Teatro Lauro Rossi di Macerata.

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