Tolentino. Grande successo per il daggio finale della Scuola comunale teatrale diretta dal maestro Marconi sul palco insieme con la vicesindaca Alessia Pupo
Un forte pizzico di living theatre; di gran moda negli anni 70. E tanta passione materna in ‘Figli’, piece ‘fatta in casa’ scenicamente di notevole effetto. Che in ogni ordine di posti ha riempito il Vaccaj di Tolentino, domenica pomeriggio, in occasione del saggio finale della scuola di Saverio Marconi.
Sei interpreti davvero per un maestro speciale e per la curatrice generale del cartellone: Ada Borgiani, reduce dal successo registico di quell’autentico kolossal storico che e’ la Rievocazione del Venerdì Santo in contrada Bura -206 figuranti, con un Cireneo sempre piu’ convincente nel ruolo: il nostro Luciano Carletti.
Al Vaccaj il cartellone ha avuto due momenti topici: dopo ‘Figli’ -con cinque donne, mogli e madri sull’orlo di una crisi di nervi senza possibilita’ di fuga, guidate da una psicoteraoeuta un po’ inquietante- e’ stata la volta di un pezzo griffato da un grande autore. ‘Erano un po’ nervose’ by Achille Campanile, reso (perfettamente) in lingua tolentinate nel contesto ‘tragicomico’ dell’anticamera di un dentista. Regista: Saverio Marconi. Citazione d’obbligo per le interpreti: Gabriela Giammarini, Orietta Orpianesi, Ilenia Porfiri, Emma Selini, Elena Santucci, Stefania Sincini.

Nell’intervallo sul proscenio, il maestro accompagnato dalla vicesindaca e delegata alla Cultura, avv. Alessia Pupo, ha tenuto a sottolineare il Dna del Centro teatrale Sangallo. Una scuola che e’ comunale. Non privata. Alessia -che della Compagnia de La Rancia fu allieva- ha ribadito l’interesse crescente e il sostegno dell’amministrazione per questa ‘creatura’ voluta da Marconi, mago pure del musical in Italia -ha ricordato la vicesindaca- svolta voluta dopo gli inizi nel teatro classico (chi scrive ricorda peraltro una bellissima messinscena della macchiavellica Mandragola: tra i presenti l’on. Pietro Ingrao e l’on. Adriano Ciaffi). “Abbiamo voluto questa scuola – ha detto l’attore-regista- non gia’ per creare figure professionali, ma per creare sempre piu’ amore per il teatro”. Intento perfettamente riuscito a Tolentino con grandi sale sempre sold out (Vaccaj, Politeama, Salesiani e via elencando) a dimostrare vera compartecipazione popolare.



(foto di Luciano Carletti)
