Dopo Olimpiadi ed Europei, il saltatore in alto di Ancona vince pure i Mondiali a Budapest. Carriera mitologica per il classe ’92
Gianmarco Tamberi è leggendario, mitologico, uno dei migliori atleti della storia. Ed è un orgoglio marchigiano. Si era spaccato in due prima delle Olimpiadi di Rio nel 2016, ma da lì e ripartito andando più in alto di prima. Il saltatore di Ancona, per tutti Gimbo, quello estroso con la barba a metà, quello che ama gli sketch, quello che alla fine scelse l’atletica pur amando di più il basket (per fortuna…) ha vinto tutto quello che c’era da portare a casa. Ha fatto razzia. Ha dominato la specialità.
Dopo l’incredibile oro alle Olimpiadi del riscatto, quelle di Tokio 2020 (anzi 2021), Gimbo si è portato a casa pure gli Europei e, poche ore fa, i Mondiali, volando a Budapest a quota 2.36. E’ triplete, grazie ad un salto che lo incensa per l’eternità. Battuto pure l’amico e rivale Barshim, Qatar, quello con cui aveva condiviso l’oro in Giappone. Stavolta niente ex-aequo, il podio più alto è tutto di Tamberi. Con una regione, le Marche, che gode assieme a lui.
