Il progetto, oramai alla sua terza edizione è patrocinato e sostenuto dalla Consigliera di Parità della Provincia di Macerata, Deborah Pantana
Treia è un borgo dalle mille sfumature culturali e paesaggistiche: un’immersione nel Medioevo con Treia Medievale. Lungo le vie del centro sfileranno uomini e donne con veste storica e il borgo si animerà a festa con antiche botteghe aperte e locande dove poter bere e mangiare. L’evento avrà inizio sabato 21 giugno alle ore 17:30 presso il Teatro Comunale con “Antichi documenti, donne coraggiose”, evento con il patrocinio del Comune e dell’Accademia Georgica, dove attraverso letture e traduzioni di antiche pergamene e documenti, si scoprono storie interessanti che coinvolgono l’antica città ma anche i territori limitrofi, aprendo delle finestre che portano lontano, indietro nel tempo, dove ancora si scoprono fatti e storie interessanti, coinvolgenti e soprattutto inedite, che riguardano il territorio.
Presenti al convegno il prof. Gianmario Borri e il dott. Mauro Giustozzi che parleranno di storia del territorio nel periodo medievale, della storia che fa riferimento alle donne fin dal principio dell’esistenza umana e al loro coraggio attraverso fatti ed episodi inediti, inseriti nel contesto del periodo medievale, i titoli degli interventi sono “Le donne dal principio al Basso Medioevo” e “Accadde a Montecchio, oggi Treia, nel 1416”.
Il progetto, oramai alla sua terza edizione è patrocinato e sostenuto dalla Consigliera di Parità della Provincia di Macerata, Deborah Pantana, che sta lavorando sul territorio da anni insieme a numerose associazioni, per parlare dei temi di parità e violenza di genere, anche utilizzando dei format diversi, fatti anche di eventi ed intrattenimenti culturali che rappresentano l’occasione per aprire dibattiti interessanti sui questi temi importanti. Gli interventi inizieranno con approfondimenti che tratteranno attraverso un excursus il tema della vita della donna dal principio fino ad arrivare al Basso Medioevo, sottolineando le motivazioni che hanno portato a condizionare anche la situazione del presente, creando a volte atteggiamenti che condizionano la quotidianità, purtroppo riscontrabili anche nei fatti di cronaca giornaliera.


Al termine del convegno si potrà gustare qualcosa come un aperitivo/cena presso i locali del centro storico, ristoranti, pizzerie e bar, che per l’occasione proporranno qualcosa a tema, per ritrovarsi poi alle 21 nei pressi di Porta Cassera, luogo di partenza del percorso medievale animato ed itinerante, con le associazioni di rievocazione storica, Quam Pulcra Es, Armati della Antica Marca, Verba et Soni. Nell’edizione precedente, nelle antiche arti delle botteghe ci si è soffermati sulla realizzazione di antichi strumenti musicali del Medioevo, quest’anno sulla realizzazione di alcuni tipi di armi medievali, attraverso il racconto e l’esposizione di riproduzioni fedeli di lance, alabarde e spade, da parte di Arcangeli Silvano, artigiano treiese appassionato di storia del territorio e non solo.
Il secondo giorno dell’evento, domenica 22, alle ore 21:15 presso il Teatro Comunale avremo uno spettacolo molto interessante: FRANCESCO IL CANTASTORIE. IL FRANCESCO CHE NON TI ASPETTI. Una narrazione spettacolo di e con Diego Mecenero con i Verba Et Soni e la partecipazione di Corinna Barboni, attrice che interpreta vari personaggi chiave femminili.

L’evento è stato ideato da Edi Castellani, presidente dell’Associazione ArTemisiaLab Aps che cura l’organizzazione e la coordinazione, mentre i testi sono stati curati da Stefano Savi e le musiche da Roberto Gatta di Verba et Soni, il percorso culturale alla terza edizione, vede la partecipazione, oltre che dei Verba Et Soni, dell’ Associazione Quam Pulcra Es , di cui presidente Chiara Marangoni, per le musiche delle danze l’associazione si avvale della presenza del maestro Vincenzo Ruggiero e della Associazione Armati della Antica Marca, di cui presidente Andrea Campanelli, tre gruppi che animano da tre anni l’evento curato nei minimi dettagli per offrire un esperienza immersiva , dove un patrimonio culturale viene reso vivo attraverso la fusione di storia, comunità e cultura del territorio, attraverso racconti, danze, giullari, armati, cavalieri, cantori e musichieri, dove i visitatori avranno l’impressione di vivere in un periodo d’altri tempi.
