SERIE B – Il direttore sportivo torna di nuovo da ex domenica al Del Duca: nell’inverno tra il 2021 e 2022 un mese di lavoro incredibile
Di ex, domenica 21 gennaio, tra Ascoli e Bari ce ne saranno a bizzeffe. Sia nella storia che attualmente, diversi sono stati i volti che sono passati da una parte all’altra della barricata. Attualmente nei galletti figurano i nomi di Raffaele Pucino, 50 presenze e una rete in bianconero, nonché Nicola Bellomo, sicuramente non amato dalla piazza ascolana soprattutto per i suoi trascorsi con la Sambenedettese. Nelle fila dell’Ascoli, invece, figura Giacomo Manzari, nato a Bari senza aver mai indossato ma maglia biancorossa.
Ma nella modernità l’uomo più importante è stato sicuramente Ciro Polito. Quando arrivò il 17 dicembre 2021 l’Ascoli aveva soltanto 6 punti in classifica. In panchina venne scelto Delio Rossi che tutto fece tranne che donare una scossa elettrica alla squadra. “Miccia” che è poi divampata grazie ad Andrea Sottil che, alla fine, riuscì a salvare l’Ascoli. Fu l’avvicendamento con l’ex Pescara la prima vera decisione di Polito da direttore sportivo bianconero, seguita da un mercato di tutto rispetto. Furono tredici le operazioni in entrata, di cui la più importante sicuramente quella di Federico Dionisi, ma anche Bidaoui e Caligara. Prelevò anche due elementi dal Bari, quella che poi diverrà la sua squadra: D’Orazio e Simeri. Oltre alle entrate, riuscì anche a chiudere ben 15 uscite, sommati ai tre saluti in prestito e il rinnovo di Quaranta.
Un mese e mezzo di lavoro impressionante e che difficilmente si vede in un mercato di riparazione a gennaio. L’Ascoli alla fine si salvò con quarantaquattro punti, un super rush finale degni della storia bianconera e l’idilliaco abbraccio tra i vari componenti: Sottil, Dionisi, Polito e Pulcinelli. Una salvezza che diede il via alla stupenda stagione del ritorno dei bianconeri ai playoff. E tutto partì dal quel 17 dicembre e da quel Ciro Polito.
