NELLA TELA DEL RAGNO – All’Ascoli del Di Carlo 2.0 basta una bomba di Varone. Il bomber a secco da tre mesi si mangia un gol fatto
di Francesco Regnicoli
Finalmente l’Ascoli torna alla vittoria con il ritorno in panchina di mister Di Carlo e nonostante il pessimo arbitraggio della giacchetta nera, tale Bozzetto di Bergamo, in qualche occasione è risultato il dodicesimo uomo aretino. Ma questa volta in 12 contro 11 (nessun espulso bianconero) il Picchio è riuscito a strappare i 3 punti, con un po’ di sofferenza ma alla fine sostanzialmente meritati.
Di Carlo non modifica l’assetto 4-3-3 delle precedenti gare giocate dal Picchio, con Corazza punta terminale (purtroppo da 3 mesi senza gol e con errori davvero incredibili per un calciatore della sua bravura) supportata dagli esterni Silipo e D’Ufizi (entrambi in ombra). Centrocampo a 3 con Odjer Varone Carpani (tutti e 3 ammoniti dal pessimo Bozzetto) e difesa che rivede il ritorno di Menna al fianco di Piermarini, sugli esterni bassi Alagna a destra e D’Amore a sinistra.
Il primo tempo un buon Arezzo, anche se le palle gol erano merce rara, con un solo intervento di Raffaeli su una velenosa conclusione rasoterra proveniente dal limite dell’area ascolana (pallone deviato in calcio d’angolo). Ascoli in difficoltà con la manovra, molta fatica sugli esterni a creare qualche superiorità numerica. Ma al 44′ del primo tempo il pessimo arbitro Bozzetto negava un rigore solare al Picchio, per un evidente fallo di mano commesso in area dall’articolo Gilli, con tutto il Del Duca furibondo a protestare.
Il torto subito, oltre alle discutibilissime ammonizioni comminate da Bozzetto ai centrocampisti Carpani Odjer e Varone, servivano a dare una scossa rabbiosa al Picchio, che rientrava tarantolato nella ripresa sul terreno di gioco. Al 5′ minuto di gioco un gran tiro di Odjer dai 20 metri scaldava le mani al portiere aretino e 2 minuti dopo arrivava il gol di Varone (al suo 5′ gol stagionale) con un destro dai 18 metri che si infilava sotto la traversa della porta aretina, facendo esplodere il Del Duca.
Picchio padrone del campo ed al 18′ la clamorosa occasione divorata da Corazza che a tu per tu con il portiere aretino, senza pressioni e con diverse opzioni per realizzare il raddoppio…riusciva nell’impresa di calciare alto sopra la traversa!!! Disperazione sugli spalti e dal facile 2-0 si rischiava pochi minuti dopo il pareggio dell’Arezzo, ma Raffaeli copriva bene l’incursione in area dell’aretino Dezi. Poi più nulla fino al 43′ quando un calciatore aretino commetteva un fallo da espulsione su Varone, ma il cartellino rosso restava nelle tasche del pessimo Bozzetto (l’Ascoli per molto meno ha concluso in 10 le 2 ultime due partite).
Venivano concessi 6 minuti di recupero che diventavano 9…ad a 30 secondi dalla fine un brivido scuoteva il Del Duca con un pallone calciato alto sopra la traversa da un giocatore aretino. Fischio finale e…36 punti in classifica per il Picchio, che vede avvicinarsi la salvezza. Sabato prossimo match importante contro il Pontedera, da affrontare con la grinta del secondo tempo visto oggi. Un applauso a scena aperta va dedicato al parroco francescano Don Pierluigi, della parrocchia di San Sisto (convento di Montefiorentino, paese di poche anime in provincia di Pesaro-Urbino) che con la sciarpa del Picchio ed i suoi parrocchiani al seguito ha tifato per l’Ascoli con fede ed entusiasmo!!!
Toccherà invitarlo nuovamente al Del Duca!!
