PAGELLE FERMANA – Impresa a Siena nonostante una prova di gran sofferenza nel primo tempo. Paradossalmente i canarini avevano fatto prestazioni migliori, eppure stavolta… Il calcio è questo
di Lorenzo Attorresi
Borghetto 6.5: stavolta serve, eccome, soprattutto nel primo tempo. Si fa trovare pronto sulle conclusioni di Arras e Frediani che avevano seminato i difensori. Nel convulso finale può poco. Nardi può recuperare serenamente, la Fermana ha due portieri validi.
Eleuteri 5.5: in una gara in cui c’è costantemente da difendere viene risucchiato. Dalla sua parte Frediani e Favalli bruciano l’erba. Stanco.
Spedalieri (13’st) 7: ingresso proficuo per passare dal 4-3-3 al 3-5-2, riempire l’area di rigore – la Fermana ha difeso sempre molto bassa – e chiudere il bunker. Poi però succede il contrario: che il braccetto siciliano va in pressione alta, recupera una sfera e si invola per realizzare il 2-0, anche grazie alla serataccia del portiere Lanni, semplicemente disastroso e beccato dal pubblico di casa. “Speed” va veloce, in crescita costante. Merita ancor più minuti.
Parodi 5.5: forse una delle sue prestazioni peggiori da quando veste gialloblu. Sulla profondità arranca correndo dietro ad Arras. Spesso impreciso, tampona Frediani in area sullo 0-0. Che rischio…
Pellizzari 5.5: il calcio è paradossale, perché la difesa non dà grosse risposte nonostante il Siena non abbia le bocche di fuoco Paloschi e Disanto. E infatti la Fermana concede due reti. Eppure vince. Pellizzari mette lo zampino sull’1-2 di Belloni: sul cross, se lo perde completamente, errore grave.
Carosso 6.5: terzino sinistro mancino, un paio di interventi risolutori in area, forse uno fortunoso. Ma si fa trovare pronto.
Scorza 6: rileva Romeo ma è meno dinamico e si vede. Eppure è il più fresco della mediana e si nota pure questo. Coglie una traversa con un inserimento perfetto su punizione di Giandonato: sarebbe stato il 2-0 a fine primo tempo.
Romeo (13’st) 6: ha il merito di recuperare il pallone da cui poi nascerà l’angolo del 3-2, in realtà il difensore di casa Crescenzi glielo recapita in modo sciagurato.
Giandonato 8: raccoglie un rimbalzo dopo una rimessa laterale respinta, e da casa sua fa partire una parabola mondiale. Quaranta metri di pura follia. La Fermana mette il muso avanti così, alleggerendo la pressione del Siena con un tiro impensabile. Il capitano fa crollare la miglior difesa del girone. Più di mezza vittoria è sua, considerando pure l’assist da corner per Graziano. Periodo di forma clamoroso, non è più il Giandonato che rimediava cartellini rossi a gogo.
Misuraca 6: meno spinta e propulsione alla seconda partita di fila in pochi giorni. Considerazione che vale per tutta la squadra.
Pinzi (40’st) sv
Gkertsos 5: a sorpresa di piazza esterno alto in una partita in cui c’è spesso e volentieri da difendere. Ma non riesce ad aiutare per nulla. Favalli a volte sembra Theo Hernandez.
Bunino 5: vista la prestazione, abbiamo capito perchè dopo il gol con la Vis Pesaro era finito nuovamente in panchina con la Lucchese. Semplicemente irritante, non tiene un pallone che sia uno. Non ci siamo…
Graziano (40’st) 7: stavolta è un ingresso senza nei. A volte, da subentrato, non aveva fatto bene. Ma a Siena la decide lui. Aspettava da una vita la scintilla, l’ha trovata. Spizzata alla Di Biagio per il 3-2, ma anche pochi secondi prima aveva sfiorato il gol. Da qui può partire una nuova vita calcistica.
Maggio 5.5: soffre il secondo impegno ravvicinato, prova ad aiutare e a correre in avanti quando può.
Fischnaller (13’st) 5.5: uno come lui non può sbagliare certi gol. Lanni, dopo l’ennesima incertezza, gli lascia il pallone lì, a portata di destro, solamente da spingere dentro. “Fisch” non riesce a capitalizzare e meno male che dall’angolo il 3-2 arriva ugualmente, altrimenti…
Protti (all) 6.5: ha aspettato la vittoria per 10 turni, ne ha trovate due in quattro giorni. Quando non venivano i punti, lui guardava le prestazioni. E siccome il calcio è una ruota che gira, stavolta i punti arrivano al termine di una prova in cui brillano in pochi. La Fermana aveva giocato meglio altre volte e allora vincere a Siena, contro una big, è ancor più bello. Pregi e difetti, però. Riesce a bucare tre volte la miglior difesa del girone con altrettante azioni clamorose che forse non ricapiteranno mai più – un tiro da metà campo, un assolo di un difensore che ruba palla e va dritto in porta -, ma riesce anche a spegnere la luce e rischiare di buttar via tutto. Rigettarsi in avanti per realizzare il 3-2 è il segnale più bello. Rimette a posto i conti con il 90′ minuto.
