Tre borghi meno conosciuti delle Marche

di Marica Massaccesi

Le Marche una regione al plurale con una pluralità di luoghi da vedere: ne sono un esempio i piccoli borghi, meno conosciuti ma che regalano un’esperienza suggestiva a stretto contatto con la natura.

Il primo è Sefro, un piccolo borgo circondato dagli Appennini. Luogo molto frequentato soprattutto d’estate per escursioni in montagna, sia a piedi sia in mountain-bike, e dal quale si può raggiungere la Valle Scurosa, l’altopiano di Montelago e i Monti Vermenone e Linguaro. Nei pressi dei giardini pubblici si trova il Bosco Incantato, un piccolo villaggio permanente di legno in cui vivono folletti, gnomi e fatine.

Nel Medioevo era un castello, oggi a Smerillo restano la cinta muraria, la porta nord d’accesso e il cosiddetto “cassero”. Smerillo, arroccato in un crinale roccioso, è il borgo “tetto delle Marche” perché offre panorami sconfinati che spaziano dai Monti Sibillini al Conero e scorci di notevole suggestione. Nel cuore del borgo si trova la chiesa romanica di Santa Caterina con all’interno opere d’arte prestigiose. Per gli appassionati della natura molto interessanti sono i sentieri all’interno del bosco dove è presente un’oasi floristica. Nel cuore incontaminato del Parco Nazionale dei Monti Sibillini sorge il borgo di Visso, uno dei borghi marchigiani più belli d’Italia. Recentemente colpito dal terremoto, Visso è un punto di partenza ideale per escursioni a piedi, a cavallo o in bicicletta in quanto si trova immerso all’interno di un immenso paesaggio naturalistico. E’ sede del parco nazionale dei Monti Sibillini.

Giada Berdini
Author: Giada Berdini

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