Allarme arrivato alla Guardia Costiera di San Benedetto alle ore 00.50, salvato l’equipaggio composto da tre persone. Incidente contro la piattaforma
Un motopeschereccio della flotta di San Benedetto del Tronto, l’Antonio Padre di circa venti metri e con a bordo tre persone d’equipaggio, è affondato nella notte. A circa sei miglia dalla costa.
L’allarme è arrivato intorno alle 00.50 dalla Centrale Operativa del Corpo delle Capitanerie – Guardia Costiera alla Sala Operativa di San Benedetto del Tronto mediante il dispositivo Epirb (Emergency Position Indicating Radio Beacon) presente a bordo del peschereccio che si interfaccia con il sistema satellitare COSPAS-SARSAT.
Prontamente è stata attivata la macchina dei soccorsi. E’stata inviata in zona la motovedetta SAR CP 843, deputata al servizio di ricerca e soccorso in mare. Il motopesca, in rientro dalla battuta di pesca, ha urtato violentemente la piattaforma Fabrizia 1 per cause che sono ancora in corso di accertamento.
Poco dopo l’urto, il peschereccio ha iniziato ad imbarcare velocemente acqua per poi affondare nel giro di pochi minuti su fondali di circa 20 metri. L’equipaggio è riuscito a mettersi miracolosamente in salvo salendo sulla zattera di salvataggio presente a bordo e di lì a poco è stato recuperato da un altro peschereccio che transitava nella stessa zona e che, alla ricezione della disperata chiamata di soccorso, interveniva per prestare aiuto ai colleghi.
Intorno alle ore 1:40 circa, il motopeschereccio con a bordo i tre marittimi salvati, è giunto nel porto di San Benedetto del Tronto. Ad attenderli in banchina il personale della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto e il personale medico del 118 che ha fornito le prime cure. I marittimi sono in buone condizioni di salute ma sono evidentemente provati dall’accaduto.
La Guardia Costiera ha aperto un’inchiesta per capire i motivi del naufragio e si sta adoperando per scongiurare la presenza di eventuali tracce di inquinamento nell’area del naufragio.